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Evasione fiscale

Meridi, altri beni per 4 mln di euro sequestrati ad ex patron del Catania Calcio Pulvirenti

L'ulteriore sequestro, disposto dalla Procura di Catania, comprende disponibilità finanziarie, quote societarie e 12 immobili nelle province di Catania e Messina - che si aggiungono al sequestro delle quote societarie di Finaria S.p.a. e di altri beni appartenenti allo stesso Pulvirenti

Di Redazione |

Beni per quattro milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza all’ex patron del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, nell’ambito di indagini su presunti omessi versamenti fiscali nel 2017 e nel 2018 da parte della Meridi, società che gestisce importanti marchi della distribuzione alimentare organizzata di cui l’imprenditore è indicato dalla Procura come amministratore di fatto. Sigilli sono stati posti a disponibilità finanziarie, quote societarie e a 12 immobili nelle province di Catania e Messina – che si aggiungono al sequestro delle quote societarie di Finaria Spa e di altri beni appartenenti allo stesso Pulvirenti, eseguito in forza del medesimo provvedimento del Gip lo scorso agosto.

Le indagini sono state avviate a seguito della segnalazione nel 2020 direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate. I successivi approfondimenti, svolti dalle unità specializzate del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, spiega la Procura di Catania, «hanno consentito di accertare che Pulvirenti è l’amministratore di fatto della Meridi» e che la società ha «omesso di versare le ritenute Irpef dovute in base alle dichiarazioni annuali presentate in qualità di sostituto d’imposta per gli anni 2017 e 2018, per un importo superiore a 4 milioni di euro».

A seguito degli accertamenti Pulvirenti è stato indagato per «non avere provveduto a versare, entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto d’imposta, le ritenute dovute relative ai periodi d’imposta 2017 e 2018 per un ammontare complessivo pari a euro 4.050.764,63». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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