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Messina, De Luca assolto e i suoi legali ora annunciano causa ai magistrati

Di Redazione |

«Finisce così il calvario giudiziario di uno dei pochissimi politici onesti del nostro Paese. Un calvario giudiziario che lo ha portato più volte in carcere e che si è tradotto sempre nella esclusione di ogni responsabilità. Inizia ora il calvario giudiziario dei magistrati che sono i responsabili della persecuzione giudiziaria perpetrata nei confronti del sindaco di Messina Cateno De Luca».

A dirlo in una nota i suoi legali Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi dopo la sentenza del tribunale di Messina sul processo a De Luca: l’inchiesta determinò il suo arresto due giorni dopo essere stato eletto deputato alla Regione Sicilia. Fu accusato di associazione per delinquere, riciclaggio, frode fiscale, fatturazione per operazioni inesistenti, falso in bilancio in relazione alla gestione del patronato Fenapi, organizzazione primaria nel settore. Oggi è stato assolto perché il fatto non sussiste. «Oltre alle procedure per riparazione di ingiusta detenzione, – spiegano i due legali – sarà esercitata azione per danni materiali e morali nei confronti dei magistrati e sporgeremo denunce per abuso di ufficio, falso ideologico in atti pubblici e calunnia contro gli stessi magistrati. Il tutto, insieme alla produzione di un dossier all’Ispettorato del ministero della Giustizia per l'esercizio delle azioni disciplinari nei confronti di pubblici ministeri e giudici che, in concorso tra loro, si sono resi responsabili di uno scempio che ha pochi precedenti».   

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