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Migranti, in 200 salvati dalla Guardia costiera sbarcano a Pozzallo. Il sindaco: «Guerra alle Ong inutile»

Erano su un peschereccio in balia delle onde. Stanno tutti bene

Di Lorenzo Attianese |

Ancora salvataggi di centinaia di persone al largo delle coste siciliane, nelle stesse ore in cui la Sea Eye è approdata a Napoli in emergenza per far sbarcare 105 migranti. Ad Adria (Rovigo), invece, la consegna di una nuova motovedetta alla guardia costiera libica scatena proteste, con la questione sugli arrivi di migranti che torna ad accendere gli animi. Fischi e slogan si sono sollevati durante un sit-in a poca distanza dalla cerimonia, a cui ha partecipato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e la ministra di Tripoli. La consegna di una motovedetta al governo libico è un impegno per "rafforzare le attività libiche contro il traffico di esseri umani», ha detto il titolare della Farnesina, per il quale «il controllo delle frontiere è prioritario» e la Libia è «un paese strategico per il controllo dell’immigrazione clandestina».

Ma per Luca Casarini, capo missione della Ong Mediterranea, il quale ha partecipato alle contestazioni assieme a una cinquantina di attivisti, «il governo italiano ha messo in scena una cerimonia assurda consegnando in pompa magna un mezzo che di fatto servirà a catturare e deportare donne, uomini e bambini in mare, facendoli ripiombare nell’inferno libico. Il governo – chiede – dirà che la Libia non è un 'place of safety' per la Convenzione di Amburgo?». 

Ma è stata anche un’altra intensa giornata di soccorsi. Al porto di Pozzallo sono giunti i 200 naufraghi che erano a bordo dell’imbarcazione segnalata nelle ore precedenti in zona Sar maltese assieme ad un altro barcone dove sarebbero stipate circa 500 persone. «E' questo l’ennesimo episodio che – dice il sindaco del comune siciliano, Roberto Ammatuna – dimostra in modo tangibile che non sono le Ong la causa dell’aumento del numero degli sbarchi, ma bensì la complessa e difficile situazione internazionale, oltre che naturalmente le condizioni meteo favorevoli». 

Sbarcano invece a Napoli i 105 migranti a bordo della Sea Eye con a bordo 22 minorenni non accompagnati, accolti dal sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi. I primi a sbarcare sono state le persone più fragili e giovani, tra cui diversi adulti con ferite lacero-contuse, ustioni, diabete, traumi e altre patologie, e tra le 22 persone portate in ospedale c'è anche una donna incinta di tre mesi, risultata positiva al Covid. La nave ha anche trasportato i corpi di due persone recuperati durante uno dei due soccorsi operati dalla Ong prima che venisse indicato il porto di sbarco: l’iniziale assegnazione del Viminale per l'approdo, il porto di Pesaro, era stata poi modificata con l'indicazione di Napoli, proprio in considerazione della difficile situazione a bordo. Ma la salute di due migranti sulla nave era peggiorata così gravemente che entrambi avevano dovuto essere evacuati dalla nave prima dell’arrivo al capoluogo campano e, nonostante tutto, uno dei due è morto in ospedale. "All’altezza dello Stretto di Messina è stata lanciata una richiesta di soccorso. Il migrante trasportato in eliambulanza dalla nave all’ospedale di Messina è deceduto poco dopo il ricovero», spiega il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. E Sea Eye aggiunge: «al momento non sappiamo dire di più al riguardo, né sul fatto che le sue possibilità di sopravvivenza sarebbero state più alte se avessimo avuto un porto più vicino». 

Sono intanto giunte a Porto Empedocle quattro delle 12 salme, fra cui quella di un bambino, che erano ammassate nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, dopo il naufragio dei giorni scorsi. I sindaci della provincia di Agrigento si sono attivati per la tumulazione in vari cimiteri, vista la difficoltà a trovare luoghi di sepoltura. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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