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IL VIRUS

Muore a Trapani il primo siciliano colpito dalla Febbre del Nilo: era ricoverato da Ferragosto

Aveva 73 anni ed era finito in rianimazione per una grave insufficienza respiratoria causata dal West Nile

Di Redazione |

E’ deceduto all’ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani un uomo di 73 anni, di Marsala, ricoverato a metà agosto dopo essere stato contagiato dal virus delle zanzare West Nile. Era balzato agli onori della cronaca come il primo siciliano a contrarre questo virus. Per lui non c'è stato nulla da fare, nonostante i medici avessero subito intuito si trattasse di «Febbre del Nilo», poi confermata dalle analisi. 

 A Ferragosto, l’uomo, che non aveva particolari patologie, è stato ricoverato per un’insufficienza respiratoria. Poi, le sue condizioni si sono aggravate ed è finito in terapia intensiva.

E' il primo decesso per West Nile in Sicilia. Ad annunciare la morte sono stati i familiari del paziente, Momò Calascibetta, noto artista palermitano, con un lungo post sulla pagina Facebook del pittore, un post scritto in prima persona come se fossero le sue ultime parole:  «Sono stati due mesi difficili –  si legge nel post – ad agosto una zanzara mi ha messo fuori combattimento. A me le zanzare non hanno mai fatto niente. Stavolta, però, mi sono sentito molto male. In principio non avevo collegato il mio malessere con la puntura di zanzara. Pensavo fosse covid, magari di una nuova variante, non riconosciuta dai tamponi, ma niente: pur prendendo i farmaci del caso, la febbre non passava e la stanchezza aumentava».

La febbre West Nile è  provocata da un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta in Uganda, nel distretto West Nile e diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all'uomo. «La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona e ha un periodo di incubazione dal momento della puntura in genere fra 2 e 14 giorni», ricorda l'Iss. «La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei».

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette, in genere in anziani e nelle persone debilitate, e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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