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Ocean Viking e Humanity 1 al largo della Sicilia con 400 migranti a bordo: le ong chiedono un porto sicuro, silenzio dal Viminale

Anche senza le navi umanitarie, le partenze verso l’Italia si susseguono e le motovedette di Guardia costiera e Guardia di finanza intervengono per soccorrere, nel rispetto della legge del mare

Di Redazione |

Salgono a 234 i naufraghi a bordo dell’Ocean Viking in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro. In 32 sono stati tratti in salvo ieri sera: erano su un barchino di appena 6 metri in acque internazionali al largo di Malta. "Hanno forti segni di disidratazione, stanchezza e gravi ustioni". In mare, prima di essere salvati, hanno trascorso tre giorni. "Senza cibo", spiegano da Sos Mediterranee che adesso insieme alla Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa li assiste a bordo. 

Sul ponte della nave da giorni attendono 14 donne e 41 minori non accompagnati. Il naufrago più giovane ha appena tre anni. «Alcuni dei sopravvissuti hanno trascorso in mare oltre 30 ore, sono esausti e presentano ustioni da carburante», dice l’ong.

Nel Mediterraneo restano anche i 180 migranti che il team dell’Humanity1 ha tratto in salvo in acque internazionali in tre diverse operazioni di soccorso. «Noi agiamo secondo il diritto internazionale, ora chiediamo anche alle autorità di rispettare il diritto internazionale e di assegnarci un porto sicuro il prima possibile» ha affermato la Ong tedesca 'Sos Humanity'.

 «Finora, tutte e quattro le richieste presentate dal 24 al 27 ottobre alle autorità competenti, compresi i centri di coordinamento dei soccorsi di Malta e Italia, non hanno avuto successo» scrive la Ong su Twitter sottolineando che tra le persone a bordo ci sono «un bambino, oltre 100 minori quasi tutti non accompagnati e 5 persone che hanno segni di violenza fisica, comprese ferite da arma da fuoco».

Sempre secondo la Ong, alcuni sopravvissuti avrebbero inoltre raccontato ai volontari che «sei persone sarebbero annegate la notte prima del salvataggio».

Le due navi sono state recentemente 'diffidatè dalla direttiva del nuovo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che – intervistato da La Stampa – ha detto che le Ong che navigano nel Mediterraneo  rappresentano «un "pull factor", un fattore di attrazione». Da qui la linea dura, con l’indicazione a non entrare in acque italiane. Il Viminale per ora ha deciso di non assegnare il porto sicuro,  si vedrà se la navi trasgrediranno la direttiva.

Anche senza il soccorso delle ong, tuttavia, le partenze verso l’Italia si susseguono e le motovedette di Guardia costiera e Guardia di finanza intervengono per soccorrere, nel rispetto della legge del mare. E’ il caso dei due barconi partiti dalla Cirenaica, con a bordo diverse persone disidratate, secondo la segnalazione di Alarm Phone. I circa 1.200 migranti sono stati suddivisi tra varie motovedette, tra cui la Diciotti, protagonista dello stallo dell’agosto 2020, con l'allora ministro dell’Interno Salvini che ne aveva bloccato per alcuni giorni lo sbarco a Catania. Nessun alt in questo caso: la Diciotti con i suoi 650 passeggeri approderà oggi a Crotone. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA