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Per rapina prende a calci e pugni i titolari di una tabaccheria a Gela: preso

L’uomo, che è stato individuato dai poliziotti del commissariatoe condotto in carcere, ha ammesso le sue responsabilità

Di Redazione |

Arrestato nella notte dalla polizia l'autore di una rapina ai danni di una tabaccheria di Gela di corso Vittorio Emanuele. Il ventiseienne Fabrizio D’Aleo, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, ha agito intorno alle 19 di ieri . Il giovane, dopo essersi introdotto all’interno dell’attività commerciale si è scagliato contro il titolare e la moglie prendendoli a calci e pugni, ha prelevato 1.500 euro dalla casa ed è fuggito. L’uomo, che è stato individuato dai poliziotti del commissariato di Gela e condotto in carcere, ha ammesso le sue responsabilità.

I titolari della tabaccheria sono stati trasportati in ospedale: l’uomo ha riportato un trauma cranico e fratture alle costole, e dimesso con prognosi di 25 giorni,; la donna contusioni alla schiena guaribili in 7 giorni.

Il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari ha replicato alle dichiarazioni del presidente di Ascom Sicilia Gela, Armando Paolo Grimaldi, il quale, a seguito della rapina, aveva sottolineato: «Non è credibile che alle 19 di un normale sabato sera, si possa perpetrare una rapina, con tanta gente in piazza Vittorio Emanuele che passeggia, ma nessun presidio delle forze dell’ordine che controlla. Certo la priorità in questo momento è controllare che nei bar e nei ristoranti non vi siano avventori senza Green pass, alla sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri commercianti non ci pensa nessuno. Abbiamo chiesto sempre con forza la presenza di un presidio delle forze dell’ordine in centro storico, siamo rimasti sempre inascoltati, solo promesse, questi sono i risultati»

. «Proprio dopo l’incontro avuto con i vertici dell’associazione ieri mattina – ha replicato il questore Ricifari – mi pare questa una voce stonata e fuori dal coro avendo peraltro avuto i cittadini, come sempre, l’immediata risposta della polizia. Se poi si vuole sfruttare l’occasione per giustificare proprie inadempienze questa è una cosa che, come questore, a nome di tutte le forze dell’ordine, respingo al mittente».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA