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Processo Gorgoni, quattro condanne ma assolto l’ex sindaco di Aci Catena Maesano

La sentenza di primo grado sul procedimento scaturito da un'inchiesta della Dia sulla raccolta dei rifiuti dei Comuni di Aci Catena, Misterbianco e Trecastagni

Di Redazione |

Dieci anni di reclusione per associazione mafiosa a Lucio Pappalardo; otto anni e tre mesi per Gabriele Astuto e sette anni e tre mesi per Domenico Sgarlato per corruzione e turbativa d’asta, esclusa l’aggravante mafiosa; due anni per istigazione alla corruzione per il giornalista Alfio "Salvo" Cutuli. E’ la sentenza emessa dalla prima sezione penale del Tribunale di Catania a conclusione del processo scaturito dall’inchiesta Gorgoni sulla raccolta dei rifiuti dei Comuni di Aci Catena, Misterbianco e Trecastagni, nata da un’indagine della Dia.

Assolti «perché i fatti non sussistono» l’ex sindaco di Aci Catena, Ascenzio Maesano, il legale rappresentante della Senesi, Rodolfo Briganti, Orazio Condorelli, Angelo Piana e Alessandro Mauceri.

Sul fronte societario il Tribunale, presieduto da Roberto Passalacqua, ha condannato la E. F. servizi ecologici a una sanzione economica di 150mila euro e assolto, perché il fatto non sussiste, la Senesi.

Secondo la tesi dell’accusa, a fare pressioni sull'allora sindaco di Aci Catena, Ascensio Maesano, era stato Vincenzo Guglielmino, amministratore di E. F. servizi ecologici perché voleva riassegnato l’appalto che gli era stato tolto. In quel caso, ha sostenuto la Procura di Catania, c'è stato l'intervento del clan Cappello per mediare perché «la guerra porta guerra e alla fine non vince nessuno: noi dobbiamo cercare la pace…».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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