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Rifiuti, la Regione accelera dopo il “piano Lucarelli” e proroga il bando per i termovalorizzatori

La strategia. Martedì vertice con le Srr e Anci Sicilia, si riparte da punti deboli e disfunzioni del boom turistico estivo. L’assessore Baglieri: «Non possiamo restare fermi e in silenzio». Termovalorizzatori, bando prorogato al 2 novembre

Di Giuseppe Bianca |

Nella destagionalizzazione della Sicilia che studia le contromosse trova posto anche l’Isola dei rifiuti, la stessa che è inciampata nel “caso Lucarelli” con la denuncia da parte della giornalista e influencer sulle condizioni di disagio in cui si è trovata tra differenziata all’anno zero e servizi a rilento nel corso della sua vacanza a Noto.

La data è già fissata ed è quella di martedì 14 settembre. Al tavolo di viale Campania, sede dell’assessorato ai Rifiuti, Daniela Baglieri (nella foto) vuole chiamare le Srr, le società di gestione, gli interlocutori di settore e Anci Sicilia per fare il punto della situazione. 

Si ricomincia dunque dalla mediazione. Quella amministrativa con chi deve raccogliere e organizzare raccolta e trasferimento dei rifiuti e quella politica, dove tra ostinazione, fiducia e speranza residua si lavora anche alla riforma dei rifiuti, mentre il tempo stringe e l’orologio comincia ad andare al contrario.

Per evitare salti nel vuoto e scaricabarile, la diplomazia assessoriale punta a stanare dunque i punti deboli con il confronto. Si riparte dall’esame operativo nei territori, dopo la lunghissima estate in cui la Sicilia del pienone turistico è finita in alcuni casi in offside per la raccolta dei rifiuti. «Non possiamo restare fermi e in silenzio in situazioni di questo tipo» chiarisce Baglieri che era già intervenuta a caldo e che evita il paravento delle sovrapposizioni tra chi deve fare cosa in quelle che si sono rivelate vere e proprie “terre di nessuno” «è poco utile puntare l’indice verso gli altri, aggiunge, ma al tempo stesso vorrei anche capire quali azioni sono state intraprese in queste settimane da chi opera la gestione e il controllo dei territori in tema di rifiuti e come si può intervenire per far fronte allo stallo nei casi più difficili».

Spazio dunque ancora una volta dall’ascolto «Serve capire – spiega l’assessore Baglieri – quali sono i fabbisogni, specie nelle città e nelle zone ad alta vocazione turistica, sul versante delle soluzioni le proposte devono arrivare anche dal basso e da chi opera a contatto con le singole realtà e confidiamo che si arrivi presto a capire meglio come affrontare la questione».

Un po' è l’operazione fatta dalla Regione a metà estate con le tre aree metropolitane da parte dell’assessorato di Viale Campania, non proprio una”lista della spesa”, ma il faccia a faccia su una serie di criticità su cui potere intervenire con una dotazione finanziaria precisa e mirata. 

Un approfondimento, quello della Regione, che sceglie di non limitarsi a fare solo l’arbitro, ma gioca la carta anche di rivendicare il chiaro ruolo di regista con un coordinamento reso difficile dall’organizzata sfilacciata nei territori degli enti di gestione.  Riprende quota anche l’ipotesi dell’Osservatorio regionale, la struttura che è prevista all’interno della legge di riforma posteggiata a Sala d’Ercole, l’ipotesi potrebbe essere quella di farlo nascere indipendentemente dal destino della norma che al momento pare appeso a un filo, esile e molto incerto. 

Nel caso in cui la legge resta al palo, è il ragionamento, tanto vale dotare il sistema di riferimento regionale di un altro tassello in grado di inserirsi a cavallo tra vigilanza, pianificazione e riscontro dello stato dell’arte.

Prorogato invece al prossimo 2 novembre il bando per i due termoutilizzatori predisposto dalla Regione. Sull’avviso esplorativo Baglieri spiega «oltre alle richieste di chiarimento pervenute nei mesi scorsi, abbiamo valutato la possibilità di un prolungamento anche in considerazione del fatto che predisporre un’offerta di questo tipo richiede tempo, con le ferie di agosto in mezzo, i tempi si sono allungati quasi fisiologicamente». Per quella che viene considerata la soluzione definitiva alla crisi perenne, dunque, passerà ancora molto altro tempo.

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