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Rissa davanti a una discoteca a Palermo, “branco” di giovani sfida pure la polizia

Sabato notte di tensione davanti alla discoteca Payone di via dei Nebrodi: clienti bloccati nel locale fino a notte

Di Redazione |

Bande di ragazzini violenti continuano a imperversare in tutta Italia e sabato sera a Palermo hanno anche rovinato quella era la serata di riapertura di una sala da ballo dopo mesi di "lockdowon" per Covid. Momenti di tensione e una rissa la scorsa notte davanti alla discoteca Payone di via dei Nebrodi. Nel corso di una serata privata organizzata dal locale, un gruppo numeroso di giovani palermitani voleva entrare nel locale. La sala era già piena, secondo quanto previsto della norme anticovid, e il gestore e i buttafuori hanno fatto presente alle persone che si trovavano fuori che non era possibile l’ingresso. 

I giovani si sono scagliati contro i buttafuori e hanno iniziato ad urlare e inveire. «Una situazione impossibile da gestire tanto che abbiamo chiamato il numero unico di emergenza per chiedere aiuto alle forze dell’ordine – dice Dario Evola titolare della discoteca – I primi ad arrivare le auto della Guardia di finanza, che poco dopo, hanno chiamato i rinforzi». In via dei Nebrodi sono arrivati i carabinieri e gli agenti di polizia.

Nonostante la presenza delle forze dell’ordine diversi giovani hanno continuato a sfidare e minacciare anche gli uomini in divisa. Fino all’una e mezza via dei Nebrodi è stata chiusa.

«Sono molto amareggiato – aggiunge Evola – Sono anni che gestisco il locale e ho sempre lavorato con molto scrupolo». La calma è arrivata solo verso l’una e trenta quando tutti i presenti nel locale hanno potuto lasciare la sala dopo che erano rimasti all'interno per paura di uscire fuori dove era forte la tensione.

«Noi siamo vittime in questa storia – aggiunge Evola – Siamo stati chiusi per anni e adesso che possiamo ricominciare a lavorare dobbiamo fare i conti con questa gioventù. Sono davvero preoccupato per il nostro futuro. Comprendo i miei colleghi che hanno deciso di restare chiusi. Con queste regole e con questi gruppi di bande aprire è davvero un azzardo». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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