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Uccise la compagna per la gelosia: la Cassazione conferma la condanna a 30 anni

La condanna definitiva arriva proprio nel giorno dell’anniversario dell’omicidio

Di Redazione |

La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna della Corte di Appello di Catania a 30 anni di reclusione per Paolo Cugno, operaio, 30 anni, di Canicattini Bagni, nel Siracusano, accusato di aver ucciso la compagna, Laura Petrolito, 20 anni, il 17 marzo del 2017. 

La condanna definitiva arriva proprio nel giorno dell’anniversario dell’omicidio: il cui movente è da ricercare nella gelosia. La coppia aveva un bambino. Secondo la ricostruzione dei carabinieri che indagarono, la coppia era uscita di sera e il 30enne dopo un litigio accoltellò la compagna e poi nascose il cadavere in un pozzo in un terreno in contrada Tradituso, a Canicattini Bagni.

La difesa di Cugno si basava anche sulla presunta infermità di mente dell’uomo, tesi ritenuta non credibile dalla corte.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA