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IL MALTEMPO

L’uragano mediterraneo spazza ancora la Sicilia orientale, raffiche a 100 km/h: danni ingenti

Le province di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina si trovano proprio nell'occhio del ciclone

Di Redazione |

Sono momenti difficili per tutta la Sicilia orientale investita da un vero e proprio uragano mediterraneo che sta spazzando la costa jonica con potenti e devastanti raffiche di vento a quasi 100 chilometri orari accompagnate da forti piogge torrenziali, mareggiate e nevicate storiche. La forza del vento che sibila fin dentro le abitazioni con la forza di un ciclone sta creando danni e disagi lungo tutta la dorsale jonica dell'Isola. Raffiche da paura che erano state annunciate.

Ieri la Protezione civile regionale aveva  diffuso un allerta rossa sulla Sicilia orientale. Nell'avviso per condizioni meteo avverse valido fino alle 24 di questa sera si parla i «venti da forti a burrasca dai quadranti orientali, con raffiche di burrasca forte sui settori sud-orientali, fino a tempesta. Mareggiate lungo le coste esposte. Precipitazioni diffuse ed abbondanti, specie sui settori centro-orientali, con fenomeni di forte intensità, attività elettriche e raffiche di vento. Nevicate al di sopra dei 500-700 metri». 

Come spiegato da Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, si tratta di un ciclone in risalita dalla Tunisia con un "cuore caldo": l’afflusso di aria gelida dalla Russia e la presenza sul mare di aria calda ed umida ha scatenato il “medicane” al quale stiamo assistendo e che sta creando notevoli danni dal sud al Nord della costa est dell'Isola.

Le province di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina si trovano proprio nell'occhio del ciclone che sta causando ingenti danni. Alberi abbattuti, muri crollati, cartelloni pubblicitari divelti, persone in difficoltà. Nella notte in provincia di Catania sono stati 44 gli interventi dei vigili del fuoco, chiamati a un superlavoro per danni da acqua, dissesti statici, alberi e pali pericolanti, salvataggi di cittadini  in auto o nelle abitazioni prive di elettricità. Ieri sera in zona Linguaglossa e Tarderia/Pedara, sono state evacuate e assistite cinque famiglie bloccate dalla neve. A metà mattinata erano circa un centinaio le richieste di intervento ai vigili del fuoco  di Catania ancora da evadere. Diversi i black out per cavi tranciati da alberi.

Grandi quantitativi di pioggia invece  sul versante orientale degli iblei (Noto oltre 300 mm in 24 ore). A fronte delle grandi quantità si registrano danni lievi perché la pioggia è caduta regolarmente senza picchi di intensità. Mentre, come detto, ci sono danni da forte vento con caduta di alberi e cavi elettrici e isolati black out. Un ampio black out si registra da Catania alla provincia di Messina sud per un guasto alla rete dell'alta tensione di Terna. La protezione civile raccomanda di non circolare su strada se non per motivi di necessità, urgenza e indifferibilità.

Catania

Ma quello che oggi sta creando maggiori difficoltà a Catania, dove per il secondo giorno consecutivo le scuole sono chiuse, sono il forte vento e le mareggiate, con danni notevoli alle barriere delle zone esposte delle coste. Ieri il viale Kennedy è stato chiuso al traffico per la sabbia che a causa del forte vento ha invaso la carreggiata in più punti. Viale Kennedy ha doppia competenza, Comune e Città metropolitana, quindi come spesso accade non è semplice capire “chi deve fare cosa”. «Pubbliservizi (società partecipata di Città metropolitana) – ha spiegato ieri sera Stefano Sorbino, comandante polizia locale – ha provato a rimuovere la sabbia, ma considerata la persistenza del vento forte sarebbe stato un intervento vanificato. Si è così deciso di transennare e chiudere l’arteria, garantendo presìdi con pattuglie di polizia locale di Città metropolitana, poiché in assenza di questi purtroppo la gente ha la tendenza a passare nonostante le transenne, anche a rischio della propria incolumità.

Il fortissimo vento sta soffiando da ieri sera su Catania ha bloccato l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, con voli dirottati e cancellati e fortissimi ritardi. Dal "tabellone on linea" di arrivi e partenze sul sito dello scalo non risultano decolli dopo la mezzanotte, mentre uno solo, al momento, è quello atterrato: l’Istanbul-Catania della Turkish Airlines che è arrivato alle 08:29 con 15 minuti circa di ritardo rispetto all’orario previsto.

Una frana ha coinvolto la collina sulla quale è costruito il cimitero di Mineo; un costone è venuto giù portando via loculi e cappello cimiteriali.

Un grosso albero si è abbattuto sulla strada per Licodia Eubea ed ha tranciato un palo dell’illuminazione stradale e della rete telefonica. Sul posto si è recata la squadra operativa del distaccamento di Vizzini dei Vigili del Fuoco. 

Siracusa

Tante le situazioni di difficoltà anche nel Siracusano, a cominciare dalla porta Marina nel capoluogo, dove si è registrato il distacco di alcuni frammenti del manufatto di epoca spagnola. All’Arenella, le forti mareggiate hanno eroso diverse spiagge e abbattuto il muro dell’ex lido della Polizia. A causa dell’allerta meteo, per salvaguardare l’incolumità dei fedeli, il Santuario Madonna delle Lacrime e l’annesso Parco rimarranno chiusi finché non cesserà il maltempo. Sono state annullate tutte le attività religiose e culturali. Su decisione del comando della Polizia municipale e del settore Trasporti a causa dell’accumularsi della pioggia, sono stati chiusi al traffico via Franca Maria Gianni, il sottopasso del circuito, in via Ascari, e la traversa Cannarella nei pressi del canale Scandurra, in contrada Serramendola. Per l’ingrossarsi del torrente, un allagamento si registra in strada Monasteri, che è stata chiusa, e un altro in via Achille. Sotto stretta osservazione il torrente Cifalino che si sta ingrossando, stessa attenzione per il fiume Anapo. Tombini saltati in viale Teocrito, nei pressi dell’incrocio con via Torino, in via Necropoli Grotticelle e in viale Epipoli. I volontari della Protezione civile hanno rimosso alcuni massi caduti da un muro a secco lungo la strada secondaria che da viale Epipoli porta al Castello Eurialo.

Ragusa

Anche nel Ragusano allerta rossa e scuole chiuse. Ieri neve a Monte Lauro e forti piogge che hanno causato delle frane sulla carreggiata della Ss 194 che porta da Monterosso Almo al bivio di Giarratana e Chiaramonte. Un’abbondante nevicata si è avuta anche sulle arterie che da Monterosso Almo portano a Monte Lauro e Buccheri. A causa di uno smottamento, poi, è stata chiusa la circonvallazione di Ibla su via Ottaviano. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la protezione civile comunale. Per fortuna non ci sono stati feriti ma sicuramente la situazione va monitorata, anche perché la zona si trova in prossimità di una struttura alberghiera. A Ispica è stato chiuso per precauzione il ponte della ferrovia dell’ex Sp. 86. Qui, sono state attivate le squadre di polizia municipale, volontari e tecnici. A Punta Secca, inibito il transito pedonale sul lungomare Vespucci a causa delle violente mareggiate. 

A Pozzallo, chiusa al traffico veicolare la via Rosario Livatino. Sulla via Modica Ispica, chiuso il tratto antistante piazzale Ag, zona Beneventano, per allagamento. Chiusa per smottamenti la Modica-Fiumelato-Scicli.

Impraticabile, ieri sera, la strada Comiso-Chiaramonte, dal rifornimento Lukoil sino a Cifali. I danni più gravi, però, sono quelli verificatisi a Sampieri dove l’ex fornace Penna, a causa delle intemperie, ha perso parecchi pezzi. Sembra sia crollata parte della storica facciata. Stasera, se il vento si sarà calmato, se ne saprà di più.  

Messina

Nel Messinese, danni e disagi anche nl comprensorio turistico di Taormina, Giardini e Letojanni. Preoccupazione si è registrata soprattutto sul lungomare di Mazzeo, la frazione costiera di Taormina è stata monitorata dalla Protezione civile su stretta indicazione del sindaco, Mario Bolognari. Le onde hanno raggiunto la strada che è completamente allagata. Chiuso anche il lungomare della limitrofa Letojanni. Stesso provvedimento a Furci, Sant'Alessio, Santa Teresa e Roccalumera.

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