«Niente campagna elettorale sulla Sanità» e Razza rinvia i concorsi a dopo il voto

Di Redazione / 12 Settembre 2020

Stop momentaneo nelle Aziende sanitarie e ospedaliere ai concorsi «già avviati o comunque in itinere – fatta esclusione dell’implementazione degli organici carenti e delle attività connesse all’emergenza pandemica – anche finalizzati all’attribuzione della direzione di unità operative complesse».

Lo ha previsto un vademecum anti-propaganda firmato dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, e trasmesso alle Asp e per conoscenza alle 14 Procure dell’isola. Questo perché, scrive Razza nel documento, nelle prossime elezioni del 4 e 5 ottobre «potrà verificarsi che siano presenti nelle liste elettorali dipendenti del Servizio sanitario regionale e delle strutture private convenzionate». Così per «tenere del tutto estraneo alla contesa il sistema sanità» si sospendono i concorsi. Nel provvedimento, firmato anche dal dirigente generale Mario La Rocca, l’assessore sollecita le Asp a trasmettere un codice di comportamento per la campagna elettorale, rispettando cinque regole: nessuna inaugurazione di reparto; le attività sanitarie non potranno (né dovranno) essere turbate da iniziative di carattere propagandistico, ivi compresa la organizzazione di riunioni ed incontri; nessun nuovo contratto; vietato diffondere «santini”; si invitano i candidati, a richiedere un periodo di aspettativa e/o di usufruire dei giorni di permesso per la durata della campagna elettorale.

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