Il delitto di Catania
Obama fa scena muta davanti al giudice, la morte di Santo ancora senza un perché
Convalidato l'arresto del posteggiatore abusivo accusato dell'omicidio del pasticciere a Ognina
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Innocent Akhabue, ma da tutti conosciuto a Ognina con l’alias John Obama, il 37enne dello Zimbabwe accusato dell’omicidio del pasticcere Santo Re, avvenuto venerdì pomeriggio a pochi passi dal porticciolo del borgo marinaro in piazza Mancini Battaglia.
Connvalidato l’arresto
Il giudice per le indagini preliminari Luca Lorenzetti ha convalidato l’arresto in flagranza, eseguito dagli agenti delle Volanti dopo il tentativo di fuga, e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo è detenuto da 30 maggio nell’istituto penitenziario di Piazza Lanza. Resta quindi ancora da chiarire il perché della furia omicida. Non c’è stata alcuna lite per dei contenitori da restituire: questo stamattina lo ha chiarito anche Salvatore Fabio Quaranta, titolare della nota pasticceria e cognato della vittima.
Movente ancora oscuro
Era Santo ad avere in mano una busta con due granite e due brioche da portare a casa dove l’aspettava la compagna e Ginevra, la figlia nata appena due mesi fa. I poliziotti della squadra mobile stanno cercando di incrociare gli elementi raccolti dalla visione delle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza della zona e le testimonianze raccolte nell’immediatezza del delitto per ricostruire i motivi dell’omicidio, definito da tutti «un gesto folle». Domani mattina invece ci sarà l’autopsia dopo il conferimento al medico legale. La famiglia Re è assistita dall’avvocato Alessandro Coco, il legale sta valutando se nominare un perito di parte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA