Omicidio in Germania 23 anni fa Incastrati dal Dna due di Delia

Di Vincenzo Pane / 15 Luglio 2016

Delia (Caltanissetta). Ventitré anni fa sarebbero stati complici nel commettere un omicidio in Germania. Con questa accusa sono stati arrestati dai carabinieri Gioacchino Genova, 49 anni, impiegato comunale di Delia e Salvatore Lodato, 57 anni, pure lui di Delia.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due, una sera del febbraio ’93, insieme a un cittadino spagnolo sequestrarono e uccisero il ristoratore Giuseppe Sabia, che aveva aperto un locale a Manheim. I tre attesero che Sabia chiudesse il locale, lo sequestrarono per condurlo fino a un casolare dove lo picchiarono con la gamba di una sedia per poi ucciderlo con un colpo di pistola alla testa.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti tedeschi, alla base della vicenda, ci sarebbero motivi economici, In particolare lo spagnolo – ritenuto il personaggio chiave dell’inchiesta e che è già stato arrestato nei mesi scorsi in terra iberica – che aveva lavorato nel ristorante di Sabia ed era successivamente stato licenziato, pretendeva che gli fossero versate alcune somme non pagate finché decise di arrivare alla soluzione estrema, chiedendo aiuto ai due siciliani che conosceva. A giocare un ruolo chiave gli accertamenti del Dna sui reperti in possesso delle autorità tedesche, che comparati con i campioni prelevati agli indagati, hanno consentito di chiudere il cerchio.

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