Open Arms, il pm ha chiesto sei anni di carcere per il ministro Matteo Salvini
E' accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio
Italian Lega party's Secretary, Matteo Salvini, attends with Leader of Italian party ?Italia Viva? Matteo Renzi the Raiuno Italian program 'Porta a porta' conducted by Italian journalist Bruno Vespa in Rome, Italy, 15 October 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI
Il Pm ha chiesto sei anni di reclusione per Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e
rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco dalla Open Arms di 147 migranti a Lampedusa.
Il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella, al termine della requisitoria del processo Open Arms, durata circa sette ore, ha detto: «Ci accingiamo a chiedere la condanna dell’imputato - ha spiegato Sabella, ricordando i 147 migranti parte offesa del processo - oltre che per difendere i confini del diritto..».
«Il diniego volontario e consapevole» di Matteo Salvini a concedere il porto ai migranti sulla Open Arms
«ha leso la libertà personale di 147 persone per nessuna apprezzabile ragione», ha detto.
«In questo processo è mancata la presenza della gran parte delle persone offese, perché anche per potere essere persone offese bisogna nascere nella parte giusta. La maggior parte è irreperibile e non vuole dire che siano criminali, ma significa essere senza casa e senza mezzi».
La richiesta della pena riguarda entrambi i reati che vengono contestati a Salvini che - come lui stesso ha dichiarato - rischiava fino a 15 anni di reclusione.
«Il pos doveva essere rilasciato senza indugio e subito, il diniego è stato in spregio delle regole e non per proseguire in un disegno governativo», ha detto la procuratrice aggiunta Marzia Sabella alla fine della requisitoria. «Il diniego consapevole e volontario ha leso la libertà di ognuna delle 147 persone e non c'era ragione - ha aggiunto Sabella - In questo processo non ci sono state le persone offese, la maggior parte di loro è irreperibile, ma non perché siano clandestina o criminale. Leggeremo a uno a uno i nomi di queste persone per ricordarle».
«Dai pm è stato tratteggiato un quadro non corrispondente alla realtà» ha detto l’avvocata Giulia Bongiorno dopo la richiesta di condanna a sei anni di carcere per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. «E' stato detto in requisitoria che le decisioni di ritardare lo sbarco dopo le redistribuzione era esclusivamente di Salvini ma così non è, perché se andate a vedere le dichiarazioni pubbliche di atri ministri, tutti rivendicavano orgogliosamente i respingimenti», dice Bongiorno.
«Il punto è che basta esaminare gli atti e non fare ipotesi e teoremi per rendersi conto che durante tutto il processo è stata attestata la correttezza dell’operato di Salvini, la massima attenzione alla salute dei migranti e questo ritardo è minimo rispetto a quello che si registra quotidianamente, quando devono sbarcare i migranti».
(In aggiornamento)