Operazione "Locu", a Rosetta Buda il Riesame concede i domiciliari
La donna, 59 anni, era finita in carcere nell’ambito dell’operazione “Locu” della squadra mobile che ha demolito uno dei gruppi più forti del clan Cappello
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Il Tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari a Rosetta Buda, difesa dall’avvocato Francesco Marchese. La donna, 59 anni, era finita in carcere nell’ambito dell’operazione “Locu” della squadra mobile che ha demolito uno dei gruppi più forti del clan Cappello. Il nome del blitz ha preso spunto dalla zona dove insistevano alcune piazze di spaccio.
Il blitz del 19 marzo
Le indagini dell’operazione Locu, coordinate dalla Dda, sono state avviate nel maggio del 2020 e si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e videoregistrazioni. Gli investigatori hanno permesso di scoprire una piazza di spaccio su strada e due indoor di cocaina, crack, marijuana e hashish che sarebbero state create allestite nella zona tradizionalmente chiamata Locu, storicamente presidio del clan Cappello-Bonaccorsi.