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Palazzo Chigi impugna legge regione sugli enti locali e scioglie comune di Barrafranca

Di Redazione |

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, tenuto conto delle forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ha deliberato: l’affidamento alla gestione commissariale, per 18 mesi, del comune di Barrafranca (Enna), a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Il comune era già sciolto in via amministrativa a causa delle dimissioni contestuali della metà più uno dei consiglieri e affidato ad un commissario straordinario.

Prorogata invece per 6 mesi la durata dello scioglimento del Consiglio comunale di Mezzojuso già deliberato in data 16 dicembre 2019. Lo ha deliberato il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, tenuto conto delle forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa. 

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha anche impugnato la legge della Regione siciliana 5 del 17/02/2021, recante “Norme in materia di enti locali”. La decisione “in quanto talune disposizioni eccedono dalle competenze statutarie, risultando in contrasto con le norme statali relative al conferimento di incarichi a soggetti esterni alla pubblica amministrazione che costituiscono norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione, che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di ordinamento civile, nonchè dei principi di buon andamento, imparzialità, trasparenza ed efficienza della pubblica amministrazione desumibili dall’art. 97 della Costituzione”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA