Palermo, accusati di usura bancaria Prosciolti dirigenti di Banca Nuova

Di Redazione / 06 Luglio 2016

Sono stati assolti perché «il fatto non costituisce reato» il presidente di Banca Nuova Marino Breganze (assistito dagli avvocato Giovanni Rizzuti ed Enrico Ambrosetti) e il direttore dell’area commerciale Rodolfo Pezzotti (assistito dall’avvocato Claudio Gallina Montana), entrambi accusati di usura bancaria.

La procura di Palermo aveva chiesto la condanna a tre anni e tre mesi per entrambi. Il processo ha coinvolto anche l’ex direttore generale dell’ istituto di credito Banca Nuova, Francesco Maiolini, condannato a otto mesi con il rito abbreviato nei mesi scorsi. 
 Secondo l’accusa, sarebbe stato sforato il tasso soglia di interessi applicabile. Il tasso viene valutato trimestralmente. La banca, secondo i pm, avrebbe applicato tassi superiori alla soglia sulla ‘commissione di scopertò. Furono gli stessi titolari dei conti a denunciare la banca. I fatti sono stati commessi tra il 2009 e il 2010. 
 

L’inchiesta è quella che ha coinvolto anche l’ex procuratore di Palermo, Francesco Messineo. Maiolini, infatti, aveva chiamato il magistrato per avere informazioni sull’indagine in corso sull’istituto di credito. Messineo fu indagato a Caltanissetta per rivelazione di segreto istruttorio, ma l’indagine fu archiviata. 

 

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