Palermo, operazione Tantalo: c’era anche chi aveva il ruolo di “spaccaossa”

Di Redazione / 08 Agosto 2018

“Per evitare che le vittime consenzienti delle Truffe assicurative facessero perdere le loro tracce, l’organizzazione criminale le seguiva e a volte, per curare le fratture degli arti le teneva anche nelle loro abitazioni. Alcuni della banda avevano solo il ruolo di spaccaossa”.

Così il capo della squadra mobile di Palermo Rodolfo Ruperti, incontrando i giornalisti per gli undici fermi eseguiti dalla Procura di Palermo.

Un ruolo particolare lo avrebbe svolto l’infermiera Antonia Conte di 51 anni. Sarebbe stata lei, che prestava servizio all’ospedale Civico di Palermo presso il reparto di neurologia, ad aiutare la banda criminale a somministrare gli anestetici alle vittime consenzienti.

“Abbiamo sia delle prove documentali ma anche delle testimonianze- dice Ruperti – perché alcune vittime dopo avere capito di avere percepito poco meno di quattrocento euro per la mutilazione all’arto a fronte di un risarcimento da oltre 150 mila euro si sono decisi a parlare”.

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