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Pandoro gate, nel processo a Chiara Ferragni una consumatrice tratta per il risarcimento

Nella prima udienza, una cliente 70enne si è costituita come "persona offesa"

Redazione La Sicilia

23 Settembre 2025, 15:57

Pandoro Gate

Rappresentata dalla sua legale in aula, una donna 70enne si è costituita come "persona offesa" per aver acquistato un Pandoro Pink Christmas nella prima udienza del procedimento milanese a carico di Chiara Ferragni, imputata per truffa aggravata, assieme ad altre due persone, per gli ormai noti casi del dolce natalizio e delle uova di Pasqua. Vicende per le quali l'imprenditrice ha sempre ribadito di non aver mai commesso alcun reato. E' probabile, però, che la donna, l'unica consumatrice ad entrare come parte offesa, non parteciperà poi al procedimento come parte civile per gli eventuali danni. Stando a quanto emerso dall'udienza a porte chiuse, infatti, è in corso tra i legali Giulia Cenciarelli e Mauro Di Salvia, che la assistono, e i difensori dell'influencer, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, un tentativo di conciliazione con offerta risarcitoria fuori dal procedimento. Da quanto si è saputo, il presunto danno sarebbe stato quantificato dalla persona offesa in circa 500 euro.

«Voleva fare beneficienza - ha spiegato l'avvocata Cenciarelli - è una fervente cattolica, ci teneva e solo lo scorso aprile si è resa conto di quello che era successo, che la sua beneficienza non era andata a buon fine». L'udienza pre-dibattimentale è stata aggiornata al 4 novembre, quando il giudice della terza penale Ilio Mannucci Pacini deciderà se accogliere o meno due richieste di costituzione di parte civile di due associazioni per i consumatori, non il Codacons che aveva ritirato la sua denuncia dopo un accordo con Ferragni. Prima le difese dovranno discutere, sempre nella prossima udienza, su queste istanze presentate oggi pomeriggio.