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Pasticciere ucciso a coltellate, cordoglio social per la morte di Santo: "Non si può morire così"

Il giovane, 30 anni, dipendente della pasticceria Quaranta, è stato colpito da un immigrato conosciuto nella zona del delitto per la sua "professione" di parcheggiatore abusivo

Carmela Marino

31 Maggio 2025, 10:00

Di una città sconvolta aveva già detto ieri il sindaco di Catania Enrico Trantino. La morte di Santo Giambattista Re, 30 anni e padre di una bimba di appena 4 mesi, ha colpito tanti, tantissimi. Assurdo morire per una banalità davanti al suo luogo di lavoro, la pasticceria Quaranta, a cui la vittima era anche legata da un rapporto di parentela essendo il cognato del titolare.

Intorno alle 15 di ieri, Re, alla fine del suo turno di lavoro, stava per prendere l’auto parcheggiata nella discesa che porta al porticciolo, poco distante dall’ingresso dello Yachting a Ognina, quando a causa di un diverbio, è stato accoltellato alle braccia, all’addome e al tronco da un extracomunitario di 37 anni, John Obama, originario dello Zimbabwe, che in quella piazza da anni esercitava la “professione” di posteggiatore abusivo. L'uomo in zona era conosciuto, ma lo era anche alle Forze dell'Ordine essendo stato arrestato già un paio di volte. Dopo aver accoltellato Santo Re, che nell'immediato ancora ferito è tornato dentro la pasticceria chiedendo aiuto, l'immigrato ha tentato di fuggire ma è stato poi bloccato dalla polizia e arrestato per omicidio volontario aggravato.

Pare che alla base del diverbio ci sia stato il rifiuto dell'assassino di restituire le vaschette con cui i dipendenti della pasticceria, compreso lo stesso Re, gli offrivano il cibo. L'arrestato ha motivato il gesto con frasi "senza senso", fornendo una ricostruzione ritenuta "farneticante".
La Procura di Catania, con il pool coordinato dall’aggiunto Fabio Scavone, che ha disposto l’arresto, in giornata depositerà gli atti nella segreteria del gip per la convalida del provvedimento. I magistrati conferiranno l’incarico per l’autopsia al professore Cristoforo Pomara.

Il cordoglio, espresso anche sui social, per la vittima è totale e il pensiero è univoco: "Non si può morire così".

"Non si può rimanere sereni dopo aver appreso l'assurda e incresciosa perdita del collega Santo Re, che si accingeva a tornare a casa dopo il turno lavorativo per raggiungere la moglie e la piccola figlia di soli 4mesi. Santo Re 30anni, cuoco della grande famiglia "Pasticceria Quaranta" appassionato della professione trasmessa dal padre Nino (pasticcere e cuoco) da poco in pensione e soprattutto umile galantuomo. Le parole non potranno mai bastare per rasserenarci e rasserenare la famiglia", scrive in una nota l'associazione dei Cuochi e pasticceri etnei.

La pasticceria Quaranta, in segno di lutto, resterà chiusa anche nella giornata di domani.