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Pippo Baudo, chiusa la camera ardente: ora la salma ritorna nella sua Militello

In migliaia hanno reso omaggio al Teatro delle Vittorie al re della tv

Redazione La Sicilia

19 Agosto 2025, 14:42

Tra mille emozioni e lunghi applausi, il feretro di Pippo Baudo ha lasciato il Teatro delle Vittorie, dove nei giorni scorsi migliaia di persone hanno voluto tributare l’ultimo saluto al decano dei conduttori televisivi italiani. Volti noti, fan e comuni cittadini hanno sfidato il caldo torrido della capitale per rendere omaggio a un uomo che ha segnato la storia della televisione, portando con sé il calore e l’anima della sua terra natale, la Sicilia.

La camera ardente, allestita proprio al Teatro delle Vittorie, si è chiusa ufficialmente oggi a mezzogiorno, dopo due giorni intensi di commozione e ricordi. Alla benedizione del feretro, celebrata da padre Albino Marinolli della Parrocchia di Cristo Re, è seguito un lungo applauso, dentro e fuori il teatro. Sulla bara di Baudo, un delicato cuscino di rose rosse con al centro una rosa blu, simbolo di affetto e gratitudine da parte di chi l’ha amato.

Il corteo funebre ha lasciato Roma passando sotto l’ufficio dove Baudo ha lavorato in via della Giuliana, un ultimo saluto al luogo dove la sua brillante carriera ha preso forma prima di tornare alla sua amata Sicilia. Domani pomeriggio alle 16, nei silenzi accoglienti del Santuario di Santa Maria della Stella a Militello in Val di Catania, si terranno i funerali, con il borgo che ha proclamato il lutto cittadino per uno dei suoi figli più grandi.

Pippo Baudo, nato a Militello il 7 giugno 1936, non ha mai nascosto il profondo legame con la sua terra. «Sono un uomo di provincia», ripeteva spesso con orgoglio, portando in ogni studio televisivo l’essenza e il calore della Sicilia. Il borgo, con le sue vie illuminate dal sole e le chiese barocche, è stato il cuore pulsante della sua vita, un legame viscerale che Baudo ha sempre onorato. Militello in Val di Catania è impegnata da anni a promuovere la sua storia e cultura, culminando con la vittoria del titolo di "Borgo dei Borghi 2025", un riconoscimento che Baudo stesso considerava un grande onore.

Non era solo un divo lontano dalla sua gente, ma un compaesano autentico e generoso. I residenti ricordano con affetto le sue visite, spesso in incognito, le passeggiate notturne tra i vicoli per "controllare" lo stato del paese, come a vegliare su quella terra che lo aveva cresciuto. Il suo sorriso caldo è stato sempre considerato un abbraccio per tutti.

Il matrimonio celebrato nel 1986 con la celebre cantante lirica Katia Ricciarelli proprio nel municipio di Militello resta un momento prezioso nella memoria comunitaria, un episodio che unì tutto il borgo attorno a uno dei suoi figli più amati.

Domani l’ultima cerimonia chiuderà il cerchio della vita di un uomo che ha fatto della semplicità, dell’umanità e dell’amore per le proprie radici la chiave del suo successo e della sua lunga carriera. Pippo Baudo riposerà infine nella tomba di famiglia vicino ai genitori, in quella terra che ha sempre definito «casa».

Un’icona della televisione italiana, un uomo di provincia che ha saputo conquistare il cuore di milioni di italiani, portando la Sicilia nelle case di tutti con eleganza, tenerezza e professionalità.

Il silenzio del santuario di Militello in Val di Catania accoglierà domani la sua memoria, sotto la luce dorata del Mediterraneo, mentre un’intera nazione si inchina con rispetto e affetto al grande Pippo Baudo.

I preparativi

Il Comune di Militello in Val di Catania si prepara a rendere omaggio a Pippo Baudo. Nel piccolo centro a una cinquantina di chilometri da Catania domani, alle 16, saranno celebrati i funerali del presentatore. A officiarli, nel Santuario di Santa Maria della Stella, sarà il vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri. La macchina organizzativa è in moto da giorni per accogliere i tanti, famosi e non, attesi per l'ultimo saluto al re della tv italiana.

Il sindaco Giovanni Burtone ha disposto il lutto cittadino. «Pippo Baudo ha fatto la storia del servizio pubblico radiotelevisivo - dice -, innovando radicalmente il modo di fare intrattenimento, spettacolo e approfondimento grazie alla sua inesauribile passione e alla sua peculiare sensibilità, che non hanno mai incontrato eguali in altre personalità del mondo della televisione».

Il primo cittadino, che ha firmato l’ordinanza, ha disposto l'esposizione a mezz'asta delle bandiere su tutti gli edifici comunali, in segno di lutto e il divieto di ogni spettacolo e attività ludica in luoghi pubblici o aperti al pubblico. In occasione della prossima seduta del Consiglio comunale, inoltre, sarà osservato un minuto di silenzio. «La morte di Pippo Baudo - sottolinea il sindaco Burtone - rappresenta una notevole perdita per l’intera nazione e, in particolare, per il comune di Militello in Val di Catania, al quale il conduttore televisivo è rimasto avvinto da un forte legame tanto che a più riprese egli stesso ha rivendicato pubblicamente e con orgoglio le proprie origini militellesi». Un affetto, quello del Pippo nazionale, che la comunità di Militello in Val di Catania, che oggi vive «momenti di forte commozione», ha sempre ricambiato. Per consentire a chi lo volesse di rendere omaggio al conduttore domani sarà allestita la camera ardente al Santuario di Santa Maria della Stella a partire dalle 9 e fino alle 13. «La chiesa riaprirà, poi, alle 15.30 per consentire l’ingresso ai familiari, alle autorità, ai colleghi artisti e ai giornalisti accreditati per assistere ai funerali», spiegano dal Comune, sottolineando che «i cittadini potranno accedere nel limite dei rimanenti posti disponibili in chiesa».