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Ponte sullo Stretto, arriva l'ultimo sì del Cipess: quanto costa e la road map fino al 2032

Il Comitato ha dichiarato la pubblica utilità. Primi cantieri a ottobre

Redazione La Sicilia

18 Settembre 2025, 17:26

ponte stretto messina

Il Cipess ha dato il via libera definitivo al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, dichiarandone ufficialmente la pubblica utilità. L’opera, dal valore complessivo di 13,5 miliardi di euro, sarà finanziata interamente con fondi statali e con l’aumento di capitale della società Stretto di Messina. Con la prevista pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro ottobre, il progetto entrerà finalmente nella fase di realizzazione, segnando un passaggio storico per l’infrastruttura più ambiziosa del Paese. A sottolinearlo è stato l’amministratore delegato Pietro Ciucci, al termine di un incontro con il vicesindaco di Messina, evidenziando “l’avvio concreto della più grande opera infrastrutturale italiana”.

Il cronoprogramma annunciato da Ciucci dettaglia le tappe che porteranno all’apertura dei cantieri: a maggio 2026 inizieranno le opere compensative richieste dai Comuni interessati, come interventi sulla viabilità locale e, nel caso di Villa San Giovanni, la riqualificazione del lungomare. Questi lavori preliminari serviranno anche a contenere e minimizzare l’impatto dei cantieri principali, con la realizzazione di piste e campi base, oltre a monitoraggi ambientali, indagini archeologiche e geognostiche.

Da marzo 2027 prenderanno il via i lavori veri e propri, suddivisi in tre fasi distinte. Nella prima si interverrà sui collegamenti stradali e ferroviari, costruendo gli imbocchi necessari all’infrastruttura. Nella seconda fase si procederà con la realizzazione di gallerie, svincoli e tre nuove stazioni ferroviarie. Infine, la terza fase sarà dedicata alla costruzione del ponte vero e proprio: torri, blocchi di ancoraggio, sistema di sospensione, impalcato sospeso e il Centro direzionale.

Con la registrazione della delibera Cipess da parte della Corte dei Conti, che rende esecutivi tutti i contratti, sarà avviata la progettazione esecutiva parallela per tutte e tre le fasi, insieme all’inizio della fase espropriativa. Novità importante riguarda la gestione dei lavori: a differenza di quanto previsto in passato, sarà la società Stretto di Messina a svolgere direttamente la direzione lavori, funzione che normalmente veniva affidata al contraente generale.

Durante l’incontro con la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, Ciucci ha ribadito l’impegno della società nel completare opere complementari di rilievo, come il lungomare – già previsto da tempo ma mai realizzato – un nuovo depuratore, interventi sulla viabilità e l’illuminazione pubblica. “Lo consideriamo un dovere verso la città,” ha spiegato, “un segno concreto dell’attenzione che la società e il Governo intendono rivolgere alle esigenze del territorio, oltre al ponte in sé.”

L’intervento sullo Stretto di Messina rappresenta dunque non solo un progetto infrastrutturale di grande portata, ma anche un’occasione di riqualificazione urbana e territoriale che mira a sostenere lo sviluppo socioeconomico delle aree coinvolte, con l’obiettivo di completare tutto entro il 2032.