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Relitto israeliano a Lampedusa, ipotesi satellite o serbatoio. Il sindaco: «Nessun allarmismo»

Avvistato da un peschereccio, è intervenuta la guardia costiera

Redazione La Sicilia

07 Settembre 2025, 12:55

RELITTO

Un relitto cilindrico metallico di circa 5 metri, con un diametro di un metro e mezzo, è stato avvistato ieri pomeriggio a circa 8 miglia da Capo Ponente, fra le isole di Lampione e Lampedusa, dal motopeschereccio Andrea Doria. Fatta la segnalazione, è intervenuta una motovedetta della guardia costiera. Sulle fiancate laterali del relitto risulta un logo stilizzato, della space administration israeliana (Minhalat HaHalal), che fa parte del ministero della Difesa e si occupa dello sviluppo di missili balistici e satelliti, e una scritta ebraica. I controlli effettuati fino a ieri sera hanno escluso la presenza di tracce di materiale esplosivo e radioattivo. Potrebbe trattarsi del residuo di un satellite o il serbatoio supplementare di un aereo. L'area del ritrovamento risulta essere monitorata dalla guardia costiera di Lampedusa che è, al momento, in attesa di indicazioni per le operazioni di recupero.

«È stata esclusa la presenza di qualsiasi traccia di materiale esplosivo o radioattivo. Dalle prime verifiche tecniche, l’oggetto sembrerebbe riconducibile a un serbatoio supplementare di carburante per aerei, e non a un ordigno militare attivo né tanto meno a un missile spaziale», dice il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, in merito all’oggetto metallico galleggiante avvistato ieri nei pressi dell’isolotto di Lampione.

«Trovo gravissime e del tutto irresponsabili - dice Mannino - le dichiarazioni pubblicate dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Dolores Bevilacqua che ha parlato pubblicamente, senza alcun riscontro ufficiale, di "missile israeliano" e ha ipotizzato nessi con scenari internazionali altamente sensibili, creando un procurato allarme tra la popolazione e potenziali danni irreparabili all’immagine, alla sicurezza e alla serenità dell’isola che rappresento. Lampedusa e Linosa meritano rispetto - reclama il sindaco - . I cittadini, i turisti, gli operatori economici e tutte le persone che vivono o visitano queste isole non possono essere oggetto di strumentalizzazioni politiche o speculazioni fantasiose, tanto più se provenienti da chi ricopre ruoli istituzionali nel Parlamento della Repubblica». I componenti dell’amministrazione comunale delle Pelagie, alle prese con centinaia di telefonate di isolani e persone che vogliono sapere quale sia effettivamente la situazione, "riservandosi ogni azione per tutelare l’immagine e la sicurezza del territorio, rivolge un richiamo forte al senso di responsabilità, alla continenza comunicativa e al rispetto della verità dei fatti».