PORTICELLO
Riecco il Bayesian (e i suoi segreti): il veliero torna a galla per fissare le imbracature, domani il sollevamento definitivo
Dall'analisi dell'imbarcazione gli inquirenti sperano di trovare risposte al misterioso affondamento
Il Bayesian, il veliero del tycoon britannico Mike Lynch, misteriosamente affondato al largo di Porticello la notte del 19 agosto dell’anno scorso durante una tempesta, è stato sollevato a galla dalle gru Hebo per consentire la messa in sicurezza delle imbracature.

Lo scafo è riemerso e si trova a pelo d’acqua tra le due gru. Dalla Capitaneria di Porto confermano che le operazioni di recupero totale dell’imbarcazione avverranno domani mattina a partire dall’alba.
Il recupero prevede che la maxi gru Hebo 10 lo alzi dal fondale fino a portarlo in linea di galleggiamento per essere svuotato dall’acqua. In questi giorni dopo la riunione operativa in capitaneria a Palermo c’è stata un’accelerazione. E’ previsto che giornalisti, cittadini e turisti affollino la banchina del porto per assistere alle operazioni di recupero e la capitaneria ha già predisposto un piano di sicurezza. Dopo l’intervento di domani le operazioni si dovrebbero concludere il 23 giugno con l’arrivo del relitto nel porto di Termini Imerese.
Ill megayatch a vela era affondato come detto lo scorso 19 agosto ed è rimasto sul fondale marino, fuori dal porto di Porticello, da allora a una profondità di circa 50 metri. Ora è stato riportato in superficie dopo il taglio dell’albero alto 72 metri ed è imbracato tra le due chiatte-gru, Hebo Lift 10 e la Hebo Lift 2. Prima di alzarlo completamente sul livello del mare i tecnici devono rinforzare e aumentare le imbracature.
Nel naufragio morirono sette persone tra cui il magnate inglese Mike Lynch. Per il naufragio sono tre gli indagati dalla procura di Termini Imerese: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia Matthew Griffith.
L’accusa è omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Dopo la morte del sub olandese Rob Cornelis Huijben, avvenuta lo scorso 9 maggio durante le operazioni di recupero, è stata aperta una seconda inchiesta che vede indagate tre persone della società olandese Smit Salvage, per cui lavorava Huijben. I tre sono indagati per omicidio colposo e violazione delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.
Le risposte
Dall’analisi dell’imbarcazione gli inquirenti si attendono risposte per cercare di stabilire se l’affondamento sia stato causato da una catena di errori umani, come ipotizzato inizialmente dalla Procura di Termini, o se vi siano altre possibili piste da seguire. Nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, sono finiti tre componenti dell’equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith che era di guardia in plancia la notte della tempesta.
Dopo l’affondamento fu chiesta una sorveglianza rafforzata sul relitto, nel timore che dati sensibili custoditi nelle casseforti di Lynch potessero interessare governi stranieri.
Secondo la Cnn, il fondatore dell’azienda di cybersicurezza Darktrace e proprietario del superyacht, sarebbe stato in possesso di informazioni altamente riservate legate ad alcuni servizi di intelligence occidentali contenute in due hard disk crittografati che potrebbero interessare anche a governi stranieri, tra cui Russia e Cina. Un capitolo, quello dei segreti custoditi da Lynch, che ha alimentato dubbi e dietrologie sul naufragio del Bayesian.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA