Rifiuti, annullato per la seconda volta il sequestro della discarica di Siculiana
Ieri il Gip aveva vietato l'uso dellì'impianto che era stato chiuso per irregolarità amministrative e violazione delle norme ambientali
Il tribunale del Riesame di Agrigento ha annullato per la seconda volta il sequestro della discarica di Siculiana dei fratelli Catanzaro. Le difese ancora una volta hanno dimostrato la piena legittimità dell’impianto sia sotto il profilo delle autorizzazione che del rispetto delle matrici ambientali. I tre fratelli Catanzaro e la società erano difesi da avvocati Roberto Mangano, Angelo Mangione, Vincenzo Giacona, Riccardo rotigliano, Antonella Paternó e Fabio Anile.
L'annullamento del sequestro con la probabile conseguente riapertura dell'impianto scongiura il rischio di un'emergenza per il mancato conferimento dei rifiuti.
Il Gip
Solo ieri il Gip del Tribunale di Agrigento, infatti, ha rigettato la richiesta di utilizzare la discarica di Siculiana che era stata sequestrata dai carabinieri, su ordine della Procura di Agrigento, per irregolarità amministrative e violazione delle norme ambientali.
«Purtroppo non c’è stato nulla da fare – ha detto il prefetto di Agrigento Filippo Romano –. Anche se la Srr ha fatto un intervento ad adiuvandum, il giudice per le indagini preliminari ha respinto l'istanza di utilizzo del sito».
Con l'impianto di contrada “Matarano” che non può accogliere i camion che arrivano da molti Comuni dell'Agrigentino e del Trapanese, è aumentat l'abbandono incontrollato dei rifiuti.