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Ruba due auto in meno di 24 ore: la prima volta è subito rilasciato, la seconda finisce ai domiciliari

Protagonista un tunisino di 34 anni

Redazione La Sicilia

22 Aprile 2025, 12:57

Senza titolo

Beccato per ben due volte dai Carabinieri nell’arco di meno di 24 ore: si tratta di un tunisino di 34 anni, pregiudicato, che è stato arrestato in flagranza di reato prima dai militari della Stazione di Licodia Eubea per furto aggravato, e successivamente dai colleghi del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia, ancora per furto aggravato e in aggiunta per tentata estorsione.

L’uomo si era introdotto all’interno di una proprietà privata in Contrada Santa Venera, nel comune di Vizzini, dopo aver tagliato con una cesoia la rete di recinzione. Una volta dentro, aveva sottratto un fuoristrada. Tuttavia, il furto non è passato inosservato: il proprietario del veicolo lo ha infatti notato e, senza esitare, ha allertato i Carabinieri, iniziando nel frattempo a seguirlo a bordo di un’altra auto. Il 34enne, tallonato a distanza, ha compiuto manovre pericolose alla guida del veicolo rubato, finché ha perso il controllo, andando a impattare contro il cordolo di un marciapiede. Ha quindi abbandonato il mezzo e proseguito la fuga a piedi, nascondendosi tra la vegetazione e lanciando pietre contro il proprietario del fuoristrada che lo stava inseguendo. I militari lo hanno poi bloccato e arrestato, ponendolo a disposizione del giudice che però ne ha disposto il rilascio in attesa del giudizio.

La “lezione” però non è servita al 34enne, che già il giorno seguente ha rubato un’altra auto, stavolta un’utilitaria, ignaro del fatto che però sul veicolo ci fosse un localizzatore GPS. Il 47enne proprietario, ricevuta la segnalazione in tempo reale, ha allertato immediatamente i Carabinieri e ha cominciato a seguire il ladro a distanza, fino a Contrada Canalotto a Palagonia. I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia, grazie alle indicazioni fornite dalla vittima, hanno individuato il 34enne mentre agitava una roncola in maniera minacciosa proprio nei confronti del proprietario dell’auto. L’uomo pretendeva 2.000 euro in cambio della restituzione del veicolo, il cui blocchetto di accensione era stato forzato con un cacciavite. I militari hanno disarmato il malvivente che stavolta è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone e poi posto agli arresti domiciliari.