Notizie Locali


SEZIONI
Catania 13°

il caso

“Scala dei Turchi sarà gestita dal Parco archeologico”. Il proprietario: “Nessun accordo”

Comune e Valle dei Templi annunciano la svolta, la famiglia Sciabbarrà frena

Di Redazione |

La Scala dei Turchi sarà gestita dall’ente Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Forse, almeno secondo lo stesso Ente e la Regione Siciliana. In attesa che giunga a una conclusione (a tutti gradita) la “trattativa” civilistica tra Ferdinando Sciabbarrà, il proprietario catastale del tratto più famoso del costone bianco e il Comune di Realmonte, ieri è stata lanciata una “bomba” destinata a cambiare la storia di questo straordinario angolo di Sicilia.Attualmente la Scala dei Turchi è inaccessibile a (quasi) tutti, visto che se qualcuno si avventura nell’area interdetta, rischiando una denuncia e una pesante sanzione se venisse beccato.L’occasione per il lancio di questa notizia esplosiva è stata la cerimonia di inaugurazione della “nuova” villa romana di Realmonte, fresca di restauro.«Entrambi i siti, villa Romana e Scala dei Turchi, saranno collegati con navette, per consentire ai visitatori di raggiungere agevolmente l’area archeologica e quella naturalistica. Ancora da definire il prezzo del ticket e la data dell’entrata in vigore degli accessi a pagamento ma, per come anticipato dal direttore del Parco Roberto Sciarratta, «l’intesa dovrebbe essere operativa già a partire dall’imminente stagione estiva».Tutto bene, fino a un certo punto. Nel tardo pomeriggio di ieri gli avvocati Giuseppe Scozzari e Antonino Cremona, per conto di Ferdinando Sciabbarrà, hanno diramato una nota stampa “di fuoco”, sottolineando come «non esiste alcun accordo tra la famiglia Sciabbarrà (legittima proprietaria della Scala dei Turchi) e gli enti sopra indicati. Si fa rilevare che né il Comune né altri Enti hanno la facoltà di decidere i termini, i ticket, la fruibilità, relative alla gestione della “Scala dei Turchi” senza il previo consenso della famiglia Sciabbarrà, allo stato legittima proprietaria. Ricordiamo a tutti – scrivono i legali – che esiste una convenzione siglata alla Regione tra la famiglia Sciabbarrà ed il Comune che affidava a quest’ultimo la gestione temporanea fino al 30 luglio 2023 della Scala dei Turchi. Si informa inoltre che nel prossimo giugno si terrà presso il Tribunale di Palermo l’udienza relativa alla controversia civile tra la famiglia Sciabbarrà ed il Comune di Realmonte, ed inoltre si informa che in capo alla famiglia Sciabbarrà persiste la volontà di donazione del bene “Scala dei Turchi” al Comune di Realmonte, dal quale ad oggi si attende ancora una risposta in merito. Si chiede rispetto e lealtà istituzionale – concludono i legali – nei confronti della famiglia Sciabbarrà che ha tenuto indenne da qualsiasi speculazione il sito di fama mondiale della “Scala dei Turchi”. La “scalata” per la gestione della Scala pare ancora lunga dunque.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti:

Articoli correlati