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Sicilia, ecco la “quasi” Alta Velocità: lunedì a Catania arriva il Frecciabianca

I nuovo collegamento ferroviario tra Palermo e Messina, con fermate a Caltanissetta, Enna e Catania. Treni da 200 km/h, ma soltanto in teoria

Di Giuseppe Scibetta |

È prevista per lunedì prossimo alla stazione ferroviaria di Catania la presentazione ufficiale del primo treno “Frecciabianca” che entrerà in funzione nei giorni successivi e che, fermandosi solo in cinque città, collegherà meglio (prevalentemente con orari mattutini) Palermo con Catania e Messina, con fermate a Caltanissetta Xirbi e ad Enna, e farà poi il percorso inverso (nelle ore pomeridiane). 

La conferma della presentazione di lunedì viene dal sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, che ha perorato la causa dell’attivazione di questo nuovo servizio al fine di migliorare i collegamenti ferroviari in Sicilia, con  un treno  che andrà a ridurre gli orari di percorrenza tra cinque città (con l’intero tragitto che potrà essere effettuato in circa tre ore complessive) e l’utilizzo di carrozze (in Sicilia a fine settembre ne sono arrivate otto con la livrea  bianca e rossa, oltre a quattro locomotive E464) che saranno dotate di tutti i comfort propri dei treni ad Alta velocità, come l’accogliente bar-bistrot della prima classe (prevista in due delle otto carrozze). 

Certo, festeggiare l’arrivo di treni “Frecciabianca” – capaci di viaggiare teoricamente sino a 200 Km/h (in realtà la velocità di punta delle E.464 è di 160 km/h) – che altrove sono considerati ormai di serie B rispetto ai “siluri” dell’alta velocità da 300km/h, dà la misura dell’arretratezza dei collegamenti in Sicilia. Ma è altrettanto vero che pensare di andare da Palermo a Catania, a regime tra pochi anni, in 2 ore e 15’ rispetto alle oltre tre che si impiegano oggi è una svolta importante, anche in considerazione dell’odissea cui si è costretti viaggiando in auto sull’A19. 

«Si fa un passo importante verso la velocizzazione dei treni e il miglioramento dei servizi che consentiranno ai siciliani di viaggiare più frequentemente in treno», ha spiegato Cancelleri. «Inoltre – ha aggiunto il sottosegretario –  con un unico biglietto i viaggiatori della Sicilia diretti nelle altre regioni a giorni potranno arrivare più agevolmente a Messina, e da lì, chi deve andare a Roma o a Milano, intercettare l’aliscafo e prendere tutti gli altri treni diretti verso il nord Italia. In questo modo gli utenti potranno ridurre a circa otto ore le undici-dodici di viaggio che sinora sono state necessarie per raggiungere Roma. Successivamente entreranno anche in funzione due coppie di convogli che percorreranno le tratte costiere Messina-Siracusa e Messina-Palermo».

Attualmente in Sicilia si lavora su un doppio fronte al fine di migliorare la rete ferroviaria, sia nella direzione che riguarda lo sviluppo futuro delle infrastrutture, che il  miglioramento dei servizi. Delle infrastrutture future  si occupa Rete Ferroviaria Italiana ed in Sicilia è in costruzione il primo lotto, in particolare quello della tratta Bicocca-Catenanuova,  al fine di realizzare il raddoppio e la velocizzazione della linea Catania-Palermo. Un intervento che viene collocato  nel più ampio progetto di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria siciliana che prevede la velocizzazione e il raddoppio delle tratte a semplice binario delle linee Palermo-Catania, Messina-Catania, parte della Palermo-Messina, nonché la riapertura della linea Palermo-Trapani (via Milo) interrotta da anni.

Relativamente allo sviluppo dei servizi ferroviari si lavora al progressivo miglioramento  dell’infrastruttura ferroviaria siciliana al fine  di ridurre il grave divario oggi esistente con la restante rete nazionale. E di ciò si sta occupando Trenitalia, impresa ferroviaria che opera nel territorio siciliano gestendo i servizi regionali secondo quanto previsto dal Contratto di servizio sottoscritto con la Regione Siciliana che ha programmato  adesso l’arrivo di “Frecciabianca” in Sicilia.

I servizi a mercato che Trenitalia espleta solitamente nel territorio nazionale sono anche quelli di “Frecciarossa” e “Frecciargento” e vengono assicurati utilizzando (a volte in parte) le linea ad Alta velocità, mentre i “Frecciabianca” effettuano i servizi a mercato sulle linee tradizionali.

Il nuovo collegamento in Sicilia, che riguarderà le città di Messina, Catania, Enna, Caltanissetta e Palermo (e viceversa) consentirà ai viaggiatori di arrivare a Messina, trovare la coincidenza con le navi veloci “Blujet” e a Villa San Giovanni con il “Frecciarossa” per Roma, con analoga combinazione anche nel senso nord-sud.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA