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«Sicilia in pieno deficit idrico». Danni alle colture e nelle stalle cala la produzione di latte

In Commissione insularità il report del capo della Protezione Civile Ciciliano. Da Roma, intanto, arrivano i 21 milioni per i tre dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani

Francesca Aglieri Rinella

03 Luglio 2025, 17:04

«Sicilia in pieno deficit idrico». Danni alle colture e nelle stalle cala la produzione di latte

Una Sicilia in pieno deficit idrico che determina uno stato di vera emergenza anche sul fronte del dissesto idrogeologico e degli incendi. Audito dalla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, a fare il punto è stato il capo del dipartimento della Protezione Civile nazionale Fabio Ciciliano. «Le due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, sono al centro del Mediterraneo - spiega Ciciliano - e sono proprio per questo motivo particolarmente evidenti in un contesto di aumento di frequenza dei fenomeni siccitosi interrotti da brevi periodi con fenomeni alluvionali particolarmente repentini». Da questi derivano «movimenti franosi che determinano gravi danni alle infrastrutture e agli insediamenti abitativi. Nei casi più gravi anche la perdita di vite umane. Per quanto riguarda il deficit idrico la situazione è particolarmente critica».

Questa carenza di risorsa idrica fa sì che sia maggiormente difficoltosa l’azione di presidio del territorio svolta dal settore agricolo, che poi è indebolito dal rapido spopolamento dei territori interni, presente soprattutto nelle isole. Una situazione che, accompagnata agli incendi boschivi che si registrano sempre con maggiore frequenza, perché la crisi climatica in atto è particolarmente veemente su queste isole principali, rende il territorio maggiormente vulnerabile rispetto ai fenomeni alluvionali e franosi a causa della combustione della vegetazione».

A (ri)lanciare l’allarme siccità è anche Cisl Sicilia. «Servono interventi strutturali - afferma il segretario regionale Leonardo La Piana - per evitare di superare la soglia di criticità, ormai prossima e proponiamo nuovamente la creazione di un piano straordinario di manutenzione e ripristino delle reti idriche esistenti e la soluzione dell’annoso problema della depurazione per consentire il riutilizzo delle acque reflue depurate a scopi irrigui e industriali. Dobbiamo rilanciare la questione forestale e dei Consorzi di bonifica, che sono essenziali per prevenire il dissesto idrogeologico e la cura del territorio. Puntiamo sulla riforestazione, come strumento essenziale di tutela ambientale».

Alla luce delle alte temperature nelle ultime settimane in gran parte della penisola e soprattutto al Sud, dal primo monitoraggio della Coldiretti emerge come: «L’allerta caldo nelle campagne sta causando i primi danni alle colture, con ortaggi e frutta scottati, mentre nelle stalle si registra un calo della produzione di latte e al Sud si aggrava l’allarme siccità. In Sicilia Occidentale soffrono le colture con la distribuzione idrica che avviene a singhiozzo, mentre negli allevamenti si segnalano minori rese nella produzione di latte. Nel Trapanese si teme inoltre per il manifestarsi della peronospora, la malattia che colpisce i vigneti favoriti dal caldo e dall’umidità.

Intanto, arrivano i 21 milioni di euro per la gestione dei dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani previsti dal Decreto legge del governo nazionale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale che assegna 10 milioni per il 2025 e altri 11 milioni per il 2026. A renderlo noto è sta la Regione sottolineando come sia stata così accolta la richiesta del governo Schifani. Gli impianti potranno partire, con la massima efficienza, nelle prossime settimane.

«Questo stanziamento - dice il governatore Renato Schifani - garantirà l’avvio e la gestione degli impianti in modo da assicurarne il regolare funzionamento nel 2025 e 2026. Un importante risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra governo nazionale, esecutivo regionale e commissario per l’emergenza idrica e che porterà benefici concreti alla popolazione. Le fasi di realizzazione dei tre dissalatori sono ormai alle ultime battute e nelle prossime settimane entreranno in funzione».

Per il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua «l’assegnazione di 21 milioni di euro rappresenta un passo concreto e strategico nella lotta alla crisi idrica che affligge alcune aree dell’isola. Il lavoro condiviso tra Regione, Governo centrale e struttura commissariale dimostra come la sinergia istituzionale sia lo strumento più efficace per rispondere in modo strutturato e tempestivo alle sfide che il cambiamento climatico ci impone».

Una boccata d’ossigeno arriverà, infine, dal sostegno alle aziende agricole siciliane che nel 2024 hanno subito un danno economico a causa della siccità. Il dipartimento regionale dell’Agricoltura ha, infatti, pubblicato il decreto di concessione ai 23.062 beneficiari individuati dall’Agea. Lo stanziamento ammonta a 35 milioni di euro, risorse della misura 23 del Psr Sicilia 2014-2022. La somma è così ripartita: 18 milioni per il comparto agrumicolo, 11 milioni per l’olivo e 6 milioni per quelli del mandorlo e del pistacchio. «Raccogliamo un risultato importante - commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo - ottenuto in pochi mesi grazie a una proficua e concreta collaborazione tra il dipartimento regionale e Agea. Un lavoro celere che consentirà ai nostri agricoltori di ottenere un aiuto concreto per i danni subiti dalle calamità naturali del 2024». Beneficio che sarà erogato entro il 31 dicembre.

Soddisfatto il deputato nazionale di Forza Italia Giuseppe Castiglione: «Abbiamo mantenuto la parola data ai nostri agricoltori grazie a una forte iniziativa politica e alla proficua interlocuzione con l’Agea e con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida è stata attivata una misura straordinaria di sostegno per le imprese agricole siciliane colpite dalla grave siccità del 2024. Già a partire dai prossimi giorni, con un semplice click saranno erogati in maniera automatica e trasparente i contributi previsti».