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Siracusa, commerciavano sul web vestiti falsi delle migliori marche ma la Gdf irrompe durante la televendita online: «Stacca la diretta....»

Stupiti per essere stati colti in flagrante, i due complici hanno immediatamente interrotto lo streaming, ma in casa aveva un vasto campionario della contraffazione

Redazione La Sicilia

20 Dicembre 2023, 11:26

Commerciavano online capi di abbigliamento e calzature di prestigiosi marchi nazionali ed esteri palesemente contraffatti e a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato e senza alcun timore facevano pure delle televendite in streaming per convincere quanti più acquirenti possibili. Ma sono stati beccati dalla Guardia di Finanza di Siracusa che in questo periodo natalizio ha intensificato i servizi a contrasto di ogni forma di contraffazione.

In particolare, nel corso del monitoraggio dei social network e delle piattaforme digitali di vendita online, i Finanzieri del Gruppo di Siracusa hanno individuato due persone residenti in città i quali, in diretta su Internet, pubblicizzavano e distribuivano capi di abbigliamento e calzature di prestigiosi marchi nazionali ed esteri palesemente contraffatti e a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato.

Dalla strada alla Rete

In un’epoca dove i social la fanno da padrone, le Fiamme Gialle hanno dovuto adottare un approccio d’indagine differente e così, partendo dalla tradizionale esposizione della merce falsa lungo le strade, si è giunti a identificare due persone che tra mura domestiche realizzavano dei veri e propri mercatini telematici durante i quali mostravano un ampio campionario di abiti di note case di moda italiane ed estere, prendevano gli ordini dei clienti e, pur di aumentare le condivisioni dei post, pianificavano un’estrazione a sorte che consentiva ai followers più attivi la vincita di giubbotti e scarpe.

Questa volta, però, tra i followers c’erano anche i Finanzieri di Siracusa che, ottenuto l’apposito decreto dalla Procura della Repubblica e atteso l’inizio della “diretta” giornaliera, hanno bussato alle porte dei soggetti coinvolti i quali, con stupore e grande imbarazzo per essere stati colti in flagranza di reato, hanno immediatamente interrotto il collegamento tra l’incredulità degli acquirenti che assistevano all’evento streaming, nei cui riguardi saranno comunque effettuati i dovuti accertamenti: «Stacca la diretta...» ha detto al complice la donna intenta a pubblicizzare i capi sul web.

Le perquisizioni domiciliari hanno poi consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro oltre 500 capi di abbigliamento contraffatti con la contestuale denuncia dei responsabili all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme che tutelano il marchio d’impresa.