Siracusa, incassava assegni Cassa Edile Sequestrati 450 mila euro a ex presidente

Di Redazione / 31 Luglio 2015

La Guardia di Finanza di Siracusa ha sequestrato beni mobili ed immobili riconducibili ai familiari dell’ex presidente della “Cassa edile” di Siracusa Paolo Pizzo su provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Siracusa che ha accolto la richiesta del procuratore Francesco Paolo Giordano e dei sostituti procuratore Antonio Nicastro.
I finanzieri della Compagnia di Siracusa hanno individuato quale
indagato principale l’ex presidente dell’ “Ente scuola – Cassa edile “,
accusato di essersi appropriato indebitamente di somme di denaro per un importo di circa 450 mila euro.
La Cassa edile è un ente paritetico fra le organizzazioni sindacali dei
lavoratori e dei datori di lavoro, istituito dalla contrattazione collettiva per gli addetti del settore edilizio che eroga taluni benefici e provvidenze.
Provvede al pagamento di alcune prestazioni economiche, relative a specifici istituti contrattuali ed eroga diversi trattamenti di carattere assistenziale e mutualistico. Il finanziamento di tali prestazioni è completamente a carico degli iscritti, e non vi è alcuna integrazione da parte dello Stato, o di altri enti pubblici.
Secondo l’accusa Pizzo apponendo la firma falsa del vice presidente sulle distinte di richiesta di emissione degli assegni circolari, posto che
l’apposizione della doppia firma costituiva condizione necessaria per operare sul conto corrente dell’ente, è accusato di aver prelevato delle somme, dal conto corrente intestato all’ “Ente scuola edile Siracusana”, a favore di alcune società riconducibili ai propri familiari.
I finanzieri, in un ulteriore sviluppo investigativo, hanno passato al setaccio i conti correnti dell’ ente, ricostruito i flussi di denaro illecitamente prelevato e accertato l’esistenza di ulteriori soggetti, a cui Pizzo aveva trasferito gli ingenti proventi illeciti.
Questa è stata la complessità maggiore perché sottaceva l’intento di “ripulirli”, di riciclarli in attività economico–finanziarie ed acquisire beni mobili ed immobili.
Risultano indagati anche la figlia ed il genero dell’ ex presidente dell’ “Ente scuola cassa edile”, per le ipotesi previste dal reato di riciclaggio.
Infatti i predetti hanno accettato ed incassato sui conti correnti a loro riferibili somme di provenienza illecita in carenza di qualsivoglia titolo giustificativo.
Le Fiamme Gialle hanno quantificato il profitto illecito, conseguito e
reimpiegato dall’ex presidente della Cassa edile di Siracusa, in una somma pari a 450.000 euro circa. Sono stati sequestrati, da parte della Compagnia di Siracusa, beni mobili, immobili e conti correnti degli indagati.

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