Siracusa, pubblicità a mogli e parenti Bufera sull’Inda, 7 indagati dalla Procura

Di Redazione / 17 Luglio 2015

La Guardia di Finanza di Siracusa ha notificato un avviso di garanzia nei confronti di sette soggetti, tra funzionari dell’Inda e imprenditori siracusani.
Le indagini coordinate dal procuratore della Repubblica di Siracusa Francesco Paolo Giordano e dirette dal sostituto procuratore Roberto Campisi sono state svolte dal Nucleo di polizia tributaria ed hanno consentito alla Procura di ipotizzare i reati di associazione per delinquere e truffa. Gli investigatori hanno esaminato ed approfondito le spese sostenute dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, negli anni dal 2005 al 2012. Particolare attenzione è stata rivolta alle somme spese per servizi di pubblicità ed all’affidamento degli stessi. È emerso secondo l’accusa che i contratti venivano conclusi attraverso licitazioni private a favore di società riconducibili a parenti o coniugi di funzionari dell’Inda. Nello specifico, dalle indagini svolte dalla fiamme gialle aretusee, è risultato che, negli anni dal 2009 al 2012, sono stati affidati lavori relativi alla pubblicità per circa euro 500 mila euro poi risultati fittizi, ad una società i cui componenti erano in stretti rapporti di parentela con il responsabile operativo dell’Inda. I soggetti interessati al provvedimento sono: Fernando Balestra, ex Soprintendente dell’istituto, Enza Signorelli, ex consigliere delegato e Vanessa Mascitelli, responsabile operativo e gli imprenditori Angelo Renato, Renato Renato, Laura Scandurra e Giampiero Parrinello, amministratori, di diritto e di fatto, della Archimedea di Siracusa.

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