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Spari a Catania, la tregua è durata solo 24 ore: fucilate all’agenzia di noleggio in via Plebiscito

L'ennnesima sparatoria ieri notte in centro: si sospettano collegamenti con gli altri episodi. indagini affidate alla polizia

Redazione La Sicilia

28 Agosto 2025, 08:07

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Scooter, quad e mini-moto in bella mostra in via Plebiscito. Nessun effetto collaterale nell’attività commerciale di noleggio e vendita “Diamond” che è stata colpita da quattro fucilate ieri notte. Solo una sorta di graffio sull’insegna e la presenza della polizia hanno fatto capire che ieri non era una mattina come le altre. Il titolare è Carmelo Motta, personaggio molto attivo sui TikTok. Vendite, offerte, sconti: i social sono la nuova “anima” del commercio.

Sul selciato sono state trovate dagli investigatori quattro cartucce. I responsabili hanno deciso di usare un’arma lunga. I primi ad arrivare ieri, poco dopo le tre, sono state le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che hanno poi chiesto l’intervento della scientifica. Il rito è sempre lo stesso: rilievi, catalogazione dei pallini (in questo caso), estrapolazione delle immagini di videosorveglianza dell’agenzia di noleggio e di altre attività commerciali della zona. Via Plebiscito brulica di botteghe e negozi. Le indagini sono affidate alla squadra mobile che oltre a capire come e perché delle fucilate, sta provando anche a verificare se possano esserci collegamenti con quanto si è verificato nei giorni scorsi. A partire dai 21 spari contro la saracinesca del centro estetico di via Garibaldi e le cinque pistolettate in via Calabrò.

L’inchiesta è nelle mani della Dda. Non è ancora certa la matrice e il movente delle sparatorie, ma considerando i cognomi e le parentele dei coinvolti è doveroso scavare nel mondo dei clan. Poi magari si scoprirà che la questione è banale - come è già stato accertato per altri episodi avvenuti nelle scorse settimane - e allora l’indagine prenderà una determinata direttrice. Dire che le fucilate di via Plebiscito e gli spari di via Garibaldi abbiano un filo che li lega solo perché sono arrivate nell’arco di 24 ore una dall’altra è una ragione davvero inconsistente. Saranno le indagini ad accertare possibili intrecci.
Quanto accaduto al civico 454 di via Plebiscito è solo l’ultimo episodio intimidatorio ai danni di un esercizio commerciale. Bar, gioiellerie, gastronomie, centri estetici. La lista è lunga.

Focalizzando l’attenzione su via Garibaldi si potrebbe creare un ponte con quanto accaduto a luglio nella zona di piazza San Cocimo. Quale è il punto di contatto? Il cognome della titolare della sala d’estetica colpita dalle pistolettate. E cioè Saitta. Piazza San Cocimo è il fortino criminale di Lorenzo Saitta detto Salvuccio “u scheletru”. Qualcuno ha voluto dare una lezione alla figlia di un uomo di spicco di Cosa Nostra, ergastolano con una militanza mafiosa nel clan Santapaola-Ercolano che risale nel tempo. Ultimamente ha trovato spazio nello scacchiere criminale catanese il genero di Lorenzo Saitta, Tony Trentuno che però è legato sentimentalmente a un’altra figlia del boss, non alla titolare del centro di bellezza. Ma anche il compagno dell’estetista, Giovanni Balsamo, ha avuto i suoi guai giudiziari. Ancora una volta però la parola finale spetterà agli investigatori.

Non dimentichiamo poi l’escalation che è avvenuta fra Trappeto Nord e la periferia di Misterbianco. Il 19 agosto scorso in via Ustica alcuni motociclisti, almeno dieci, hanno sparato dei colpi in aria. I poliziotti delle Volanti sono riusciti ad arrestare uno dei pistoleri, il diciottenne Manuel Santo Pellegrino. Nei giorni seguenti è arrivato un altro arresto: Claudio Calabretta - uomo di rilievo dello spaccio in via Capo Passero - è finito in carcere perché è stato trovato in possesso di una pistola.