Notizie Locali


SEZIONI
Catania 10°

infrastrutture

Statale 640, la luce in fondo al tunnel: quasi pronta la galleria più lunga della Sicilia

La Strada degli Scrittori entro la fine del 2023 dovrebbe essere  interamente percorribile da Agrigento fino all'autostrada A19 Palermo Catania. Il cantiere è aperto dall'aprile del 2012

Di Giuseppe Scibetta |

Certo, certissimo, anzi probabile: per completare i lavori della ex scorrimento veloce 640, nel tratto che da Caltanissetta arriva all’innesto dell’autostrada Palermo-Catania, sarà necessario aspettare sino alla fine dell’anno, mentre per tutte le altre opere accessorie (rifacimenti di tappeti, asfalti, segnaletica, aiuole) si dovrà arrivare alla fine del 2024.

Ci sono infatti “segnali” più confortanti a Caltanissetta, che arrivano sia da parte dell’Anas che dal campo base della “Cmc” di contrada Bigini, dove si lavora a pieno ritmo per completare i lavori di ammodernamento della ex scorrimento veloce 640 che, con un percorso di poco più di 70 chilometri, da Agrigento arriva all’autostrada A19: un’opera importante avviata il 6 aprile del 2012 che, alla fine, potrebbe avere un costo complessivo di circa 1,5 miliardi di euro e che finalmente – quella che è stata ribattezzata “La strada degli Scrittori” e che vede coinvolti attualmente 150 lavoratori e una trentina di impiegati (ma sarà inevitabile ricorrere ad altre maestranze) – comincia ad avere una data concreta di “fine lavori”.

Anche se saranno necessari altri 150 milioni di euro da reperire con ulteriori finanziamenti, sembrano al momento infatti risolti i “problemi” di carattere economico che l’impresa ravennate ha avuto l’estate scorsa. Da sette mesi e cioè da quando a Caltanissetta, oltre al responsabile di “Empedocle 2” Antonio Finamore, è arrivato il nuovo direttore tecnico Andrea Sanulli, le attività che riguardano il tratto che arriva alla “A 19”, vanno avanti ad un ritmo più sostenuto.

Quando sarà ultimato il raddoppio della ex Ss 640 gli automobilisti avranno la possibilità di usufruire di opere che, oltre ad essere utili, saranno anche spettacolari. In particolare, quelle riguardanti la galleria “Caltanissetta” in corso di ultimazione alla periferia del capoluogo nisseno, e i due ponti che si stanno realizzando in sostituzione del viadotto “San Giuliano” divenuto pericolante e parzialmente abbattuto tre anni fa in conseguenza di una frana che aveva danneggiato alla base i piloni.

«Il tratto operativo 3 (che in tutto è lungo 6,5 km) – spiega il nuovo direttore tecnico – comprende molte delle opere più impegnative, ed in particolare tutta la galleria “Caltanissetta” (che è lunga 4 chilometri ed è la più lunga realizzata in Sicilia, con nove by pass tra i tunnel dei due sensi di marcia; due by pass sono destinati ad eventuali emergenze per il passaggio di auto e camion e sette per i pedoni). Nella “canna” sinistra che scende verso Agrigento si stanno realizzando i primi 500 metri della struttura stradale, mentre nella canna destra, in direzione autostrada, si sta lavorando pure al penultimo dei sette by pass pedonali. Stiamo approntando anche la logistica per avere i materiali per gli impianti. Questa galleria dovrebbe essere finita entro fine anno». 

Altra struttura complessa e, da queste parti inedita e bella da vedersi, è quella che ha riguardato il rifacimento del ponte “San Giuliano”, che, nella sua nuova versione è stato diviso con due “navate” autonome e parallele: la prima, che va in direzione Agrigento, infatti diventerà un ponte ad arco in campata metallica lunga 170 metri. Attualmente è in corso di allestimento “a spinta” poiché viene realizzato a terra e poi collocato con dei traini sulla campata dove deve essere posizionato definitivamente, ed è per questo che ha tutta una serie di “spinte” che lo faranno scorrere sospeso in aria e appoggiare su una pila provvisoria che si trova attualmente al centro finché non sarà sistemato in posizione definitiva. A opera completata rimarrà un enorme arco. Per quel che riguarda inoltre il ponte del lato destro, quello che va in direzione della A 19, si sta finendo in questo momento di formare l’impalcato che è la struttura sospesa; la settimana prossima andremo avanti nei lavori e ultimeremo la fase di gettito del cemento armato. «Prevediamo che anche queste due strutture potranno probabilmente essere completate entro la fine del 2023».

Si va avanti pure negli altri tratti, dove lo stato dei lavori è già in avanzata fase di realizzazione. «Il primo tra questi – spiega ancora Andrea Sanulli – quello che da “Grottarossa” arriva allo svincolo di Delia-Sommatino (lungo 7,8 km) è ormai in fase di ultimazione ed ora stiamo procedendo alla sistemazione di un più aggiornato tipo di segnaletica orizzontale. Nel secondo segmento di strada che dallo svincolo di Delia-Sommatino arriva a Caltanissetta Sud (vicino alla galleria “Sant’Elia”, è lungo 4,9 km, ed è praticamente finito, n.d.r.) in questo momento si stanno realizzando le opere di illuminazione e l’antincendio della galleria “Papazzo” e si sta completando la collocazione delle barriere metalliche sulle strade parallele che rimarranno in carico a servizio della piccola viabilità dei Comuni. Stiamo inoltre andando avanti all’interno della galleria artificiale “Bersaglio”, lunga 296 metri, e stiamo lavorando per portare a compimento i muri divisori in cemento armato che serviranno per evitare le collisioni dei camion».

«Contestualmente – conclude il tecnico – stiamo lavorando pure alla definizione del viadotto “Arenella 3”, dove dovrà essere realizzato l’impalcato in carpenteria metallica, per il quale abbiamo fatto una richiesta alle imprese che fanno questo lavoro specifico. Infine si sta lavorando per completare l’ultimo degli impalcati, quello che va verso la “A 19” e che riguarda il viadotto “Salso” di 1.200 metri, dove sono state già realizzate tutte le fondazioni: stiamo affrontando adesso i sistemi di sostegno per realizzare i pulvini che sono le travi orizzontali che in quota reggono il ponte e lo sorreggono». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: