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Strage via D’Amelio, pm: «Da poliziotti spunti indagine su agenda rossa»

Le parole del pm Maurizio Bonaccorso al processo che si celebra a Caltanissetta sul depistaggio delle indagini

Di Redazione |

«Sono uscite notizie di stampa in merito alle indagini condotte dalla procura della Repubblica sul ritrovamento dell’agenda rossa, riguardo alle perquisizioni nell’appartamento dei familiari di Arnaldo La Barbera. Indagini che hanno portato a risultati ma che sono coperte dal segreto. Dopo la pubblicazione delle notizie c’è stata una richiesta da parte delle parti civili per accedere agli atti. In questo momento da parte della procura c’è stata una risposta negativa perché le indagini sono coperte da segreto». Lo ha detto il pm Maurizio Bonaccorso nel corso del processo che si celebra a Caltanissetta, dinanzi alla Corte d’Appello, sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, il 19 luglio 1992 a Palermo. Gli imputati del processo sono i poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, ex appartenenti al gruppo d’indagine Falcone- Borsellino.

«Tutto ciò che riguarda la perquisizione di atti di indagine – ha continuato Bonaccorso – è rigorosamente coperto dal segreto investigativo ma do avviso ai difensori che nella segreteria del pm sono depositati verbali di sommarie informazioni. Si tratta di sommarie informazioni di poliziotti alcuni dei quali sono stati sentiti soltanto nel 2019. Poliziotti che si sono recati presso il luogo della strage e sostanzialmente ci chiariscono dei punti su quello che accadde con la borsa del dottore Borsellino. Questi poliziotti sono riusciti a fornire spunti nuovi relativamente al passaggio della borsa di Borsellino».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA