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Stupro Catania, il sindaco Pogliese
«Macchiata reputazione della città»

Redazione La Sicilia

26 Marzo 2019, 17:05

Salvo Pogliese

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«Un sentito ringraziamento a magistratura e forze dell’ordine che hanno prontamente assicurato alla giustizia gli autori del vile e brutale episodio di violenza, nel centro storico, ai danni di una ragazza americana. Il tema della sicurezza nella città di Catania necessita di un impegno costante delle istituzioni, in ogni sua componente, a garanzia della vivibilità e a tutela dei cittadini».

Così in una nota il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, in merito alla violenza sessuale di gruppo ai danni di una 19enne americana. «Alla giovane ospite della nostra città - aggiunge il primo cittadino -, va la più sentita solidarietà della comunità catanese che condanna fermamente la gravissima azione che oltre ad avere gravemente leso la dignità della ragazza, macchia anche la reputazione di Catania».

Sul tema è arrivato anche il durissimo commento della Cgil di Catania: «La notizia dello stupro consumato a Catania ai danni di una giovane americana, non può relegarsi nel capitolo "cronaca" della città ed essere rimossa tra qualche giorno. Le prese di posizioni non possono fermarsi all'indignazione nei social. Necessita l'impegno collettivo - civico e culturale- dei singoli e delle istituzioni. Il sindacato non rimarrà a guardare» ha detto la responsabile del Dipartimento di genere della Cgil di Catania, Angela Battista.

Per il segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, «è necessario che anche le istituzioni si impegnino in azioni concrete ed efficaci, che spazino su temi legati al femminicidio, alla violenza sessuale nel senso più ampio possibile, a temi legati alla parità di genere comprensibili in qualunque ambito e in qualunque fascia di età. Necessario ed urgente farlo subito e bene con i mezzi già a disposizione delle istituzioni e con nuove idee. A questo si aggiunga che la nostra città continua ad avere un problema di sicurezza che la bellezza del nostro mare e della nostra Etna non possono sanare miracolosamente».