Su Fb: felice per morte terrone Procura denuncia un torinese

Di Massimo Leotta / 15 Marzo 2016

“Sono felicissimo, un terrone in meno da mantenere. Quando vedo queste  immagini e so che nella bara c’è un terrone ignorante, godo tantissimo. 
Peccato che ero al nord, altrimenti avrei cagato su quella bara bianca. Buonasera terroni merdosi. Non è morto nessun altro di voi oggi?”.

Mentre tutta Siracusa piangeva per Stefano Pulvirenti, il ragazzino di 17 anni morto, a novembre dello scorso anno, dopo 23 giorni di agonia (a seguito di 
un incidente stradale), proprio nel giorno del funerale, un torinese di 40 anni, postava su Facebook questo messaggio. Un messaggio considerato 
diffamatorio e aggravato da finalità di odio razziale secondo la procura della repubblica di Siracusa che non appena visionato il profilo ha avviato 
subito una indagine.

Sono stati gli esperti del Nucleo investigativo telematico di Siracusa a risalire all’autore del post nonostante il profilo fosse stato creato sotto il falso nome di Elisa Covello. Dietro la tastiera c’era invece un operaio quarantenne di Settimo Torinese. Il Nit ha provveduto a sequestrare e oscurare il suo profilo Facebook. “Una vicenda disumana – è il commento del Procuratore Giordano e il sostituto Nicastro che si sono occupati delle indagini hanno definito – perché fra le varie forme di povertà, la povertà morale è quella che rischia di mettere a maggiore rischio la dimensione umana. L’operaio è stato denunciato a piede libero per diffamazione aggravata da finalità di odio razziale”.

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Redazione
Tag: odio razziale procura di siracusa siracusa