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Tabù da sfatare: insetti, alghe e meduse si porteranno a tavola

Tabù da sfatare: insetti, alghe e meduse si porteranno a tavola

La prossima settimana il Parlamento europeo approverà una legge sui Novel Foods

Di Redazione |

Milano. Barrette energetiche, pasta arricchita con proteine che sembra integrale, salse per dolci, condimenti, polpette e mangimi per animali. Tutti alimenti certificati ed approvati dalle autorità sanitarie di altri Paesi con un unico denominatore comune: sono prodotti con insetti, alghe o meduse. Questi ed altri alimenti per noi atipici sono stati presentati ad Expo dal Cnr, nell’ambito di un convegno su “Nuovi cibi tra ricerca, sostenibilità e innovazione”. Prodotti venduti in Belgio, Olanda, Francia o Danimarca, che in Italia sono una rarità destinata solo a chi acquista su internet.   Dalla prossima settimana però tutto cambia, dato che il Parlamento Europeo sta per approvare una legge sui Novel Foods, le nuove forme di alimentazione, che comprendono anche gli insetti. Lo ha annunciato dal palco del convegno in Expo Paul Vantomme, responsabile per i prodotti selvatici della Fao, che ha chiarito come «già oggi nel mondo oltre 2 miliardi di persone mangiano insetti e stanno benissimo».   Si tratta di una fonte alimentare sicuramente più sostenibile rispetto alle tradizionali forme di allevamento, specie di bovini e ovini, grandi produttori di gas metano, che pesa sull’effetto serra. «Gli insetti – spiega Vantomme – sono animali a sangue freddo ed il loro allevamento richiede un minor consumo di calorie, dato che il 30% del cibo che consumiamo serve per mantenere il nostro organismo a 37 gradi»., regola che vale anche per gli altri mammiferi.   Secondo Massimiliano Mizzau Perczel del Cnr, alghe, meduse e insetti sono «i cibi del futuro, ricchi di proprietà nutritive e di sostanze farmacologicamente attive». «In molte parti del mondo sono consumati da tempo – aggiunge – ma nel nostro Paese suscitano ancora parecchie resistenze». «Le meduse – spiega Antonella Leone dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa-Cnr) – possono trasformarsi da disagio in risorsa: nel Mediterraneo ci sono centinaia di tonnellate di biomassa di questi organismi, costituiti essenzialmente da acqua e proteine, soprattutto collagene, con efficace attività anti-ossidante». Ma non solo: «Molecole estratte dalla Cassiopea Mediterranea (Cotylorhyza tuberculata), mostrano una significativa attività anti-cancro contro cellule di carcinoma mammario umano». Alcune specie di meduse, inoltre, per l’abbondanza di composti bioattivi, «potrebbero rappresentare nuove fonti alimentari, o mangimi alternativi, e una preziosa risorsa di sostanze naturali di interesse biotecnologico, nutraceutico e nutracosmeceutico».   Per ora in Italia è tutto fermo, ma con la nuova legge europea qualcosa si muoverà. Secondo Vantomme infatti «nel giro di 10 anni insetti e meduse si mangeranno anche qui, magari come complemento alimentare, in aggiunta alla pasta o come farcitura di una pizza». Questo accade nel giorno in cui il Senato approva con 211 sì, nessun voto contrario e 4 astenuti il ddl con i quattro strumenti operativi del Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare: un’Anagrafe nazionale che indichi le risorse genetiche a rischio di estinzione, un Comitato permanente per il coordinamento delle azioni tra i diversi livelli di governo, una Rete che si occuperà di preservare le risorse genetiche locali, un Portale composto da un sistema di banche dati contenenti le risorse genetiche presenti su tutto il territorio italiano.   Prima di diventare legge il provvedimento sulla biodiversità, che aveva avuto un primo ok della Camera a dicembre del 2014, dovrà tornare in aula a Montecitorio per l’approvazione definitiva. L’obiettivo è quello di tutelare gli immensi “agro-tesori” posseduti dall’Italia che, precisa la Cia-Confederazione italiana agricoltori plaudendo al provvedimento, «detiene, con un trentesimo della superficie Ue, il 50% della biodiversità vegetale e il 30% di quella animale del continente europeo».   «L’Italia possiede un patrimonio unico di biodiversità, che rappresenta un valore non solo da difendere ma anche da valorizzare», commenta il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina. E «la legge sulla tutela della biodiversità, con l’obiettivo di salvaguardare la distintività delle nostre ricchezze naturali, vegetali e animali, rappresenta un passo fondamentale in questo senso». Il ministro sottolinea che «con questo provvedimento si riconosce il ruolo attivo che gli agricoltori svolgono come custodi del paesaggio e della biodiversità, per la conservazione dei nostri territori». La legge prevede l’avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo e istituisce un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori.

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