LE INDAGINI
Tentata estorsione a Brt, il boss “Pippu ‘u niuru” è indagato, ma il gip ha rigettato la misura cautelare
“Uomo d’onore” - lo avrebbero “pungiuto” direttamente i corleonesi - è stato ai vertici del gruppo di Monte Po
Pippo ‘u niuru’ Intelisano è un personaggio chiave della storia criminale di Catania. Il suo arresto, intorno al 1998, forse è stato determinante per gli equilibri di Cosa nostra. “Uomo d’onore” – lo avrebbero “pungiuto” direttamente i corleonesi – è stato ai vertici del gruppo di Monte Po, per “investitura” di Natale Di Raimondo, oggi collaboratore di giustizia. Intelisano senior è stato condannato per sei omicidi, commessi trent’anni fa, per cui sta scontando l’ergastolo nel carcere di Sulmona in regime di alta sicurezza.
Il boss è finito nel registro degli indagati per la tentata estorsione alla Brt: nei faldoni sono finiti anche alcuni dialoghi tra padre e figlio durante i colloqui familiari nell’istituto penitenziario abruzzese. La pm ha chiesto la misura cautelare ma la gip Rizza ha rigettato rilevando che «non sono stati acquisiti elementi indiziari comprovanti la fattiva, materiale compartecipazione – sia pure a “distanza” – dello stesso all’organizzazione ed esecuzione della specifica condotta delittuosa, essendosi il contributo in concreto prestato da Intelisano tradotto essenzialmente nell’essere questi costantemente informato dai suoi congiunti di questa come altre vicende concernenti gli ormai travagliati rapporti di affari tra la Gifra e la Brt».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA