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Vaccinazioni false dietro compenso, al via processo a Palermo

Quattro gli imputati, tra cui le due infermiere accusate di aver consentito, secondo la Procura, a diverse decine di persone, di sottrarsi alla vaccinazione ma di ottenere comunque il green pass.

Di Redazione |

Si è aperto davanti al gup di Palermo il processo sulle false vaccinazioni anti Covid. La Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato vista l'evidenza della prova. Il giudizio si celebra col rito abbreviato. Imputati due infermiere, Anna Maria Lo Brano e Giorgia Camarda, entrambe dipendenti dell’ospedale Civico e all’epoca dei fatti in servizio alla Fiera del Mediterraneo, l’attivista no vax Filippo Accetta e Giuseppe Tomasino. Il procedimento nasce da una indagine della Digos.

Hanno chiesto di costituirsi parte civile l’Ordine delle professioni infermieristiche, assistito dall’avvocato Gaetano Priola, e due palermitani, tra cui una minorenne, che si erano presentati per essere vaccinati ma non avrebbero ricevuto il siero perché una delle due infermiere avrebbe gettato il contenuto della siringa. Il giudice deciderà se accogliere le loro richieste alla prossima udienza, che è stata fissata per il 18 gennaio. Le due infermiere, il più delle volte in cambio di somme che andavano dai 400 ai 500 euro, avrebbero consentito, secondo la Procura, a diverse decine di persone, tra cui gli altri due imputati, di sottrarsi alla vaccinazione ma di ottenere comunque il green pass. Ad accertare le false vaccinazioni le immagini riprese dalle telecamere piazzate dalla Digos.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA