Violenza di gruppo, il legale di uno degli stupratori di Palermo rimette il mandato: «Venuta meno la fiducia»
Colpo di scena all’udienza al tribunale del Riesame di Palermo che dovrà decidere oggi sulla scarcerazione di Christian Maronia
Colpo di scena all’udienza al tribunale del Riesame di Palermo che dovrà decidere oggi sulla scarcerazione di Christian Maronia, uno dei sette ragazzi arrestati con l’accusa di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza di 19 anni.
Il suo legale, l’avvocato Alessandro Musso ha rinunciato al mandato perché, a suo dire, «è venuto assolutamente meno il rapporto di fiducia» con il giovane.Musso ha infatti appreso poco prima dell’udienza che la famiglia di Maronia aveva appena nominato un altro difensore, Giuseppe Farina, che voleva affiancare al primo avvocato. La famiglia avrebbe nominato il nuovo legale senza avvisare Musso. Che così ha deciso di fare un passo indietro.
Il nuovo legale di Maronia è Giuseppe Farina, che però oggi è assente.
Secondo cambio
Non è però la prima volta che Maronia cambia legale. Il primo contattato dai familiari dell’indagato, in carcere dai primi di agosto, ha dato forfait praticamente subito.
Oggi il ragazzo non era presente in aula, mentre, comparso davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia, in lacrime si era difeso sostenendo che la vittima fosse consenziente. I giudici si sono riservati la decisione sulla sua scarcerazione. Sono state respinte, nelle scorse settimane, invece le istanze di revoca della misura cautelare presentate da tre coindagati: Angelo Flores, Gabriele Di Trapani e Christian Barone ed è tornato in cella a pochi giorni dalla revoca della misura da parte del gip l’unico minorenne accusato dello stupro. Appena lasciato il carcere ha pubbicato una serie di post in cui si vantava di quanto aveva fatto: una condotta che ha spinto il magistrato a riarrestarlo.
Il Riesame, infine, discuterà agli inizi di settembre le richieste di scarcerazione degli ultimi due accusati: Samuele La Grassa ed Elio Arnao.