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Vittoria, la “bravata” del ventenne costa il carcere a suo padre

Di Redazione |

Una bravata è costata l’arresto a un ventenne e il carcere al padre di lui. Tutto è cominciato a Vittoria, nel Ragusano, dopo che lo scorso 28 dicembre da un’autovettura in corsa veniva lanciato e fatto esplodere un petardo, in via Emanuela Loi, sulla strada proprio di fronte l’ingresso del Commissariato. Un’esplosione che pur non provocando danni a persone o cose, ha destato allarme e spavento nei residenti che avevano temuto il peggio. Le indagini sono subito partite e ieri a Vittoria la Polizia ha arrestato T.M. di 20 anni, incensurato, e il padre T.E. di 56 anni, noto alle Forze dell’Ordine, entrambi di Vittoria, per detenzione di armi clandestine nella loro abitazione.

Le indagini svolte dagli uomini del Commissariato di P.S. di Vittoria erano state avviate subito dopo l’esplosione del petardo e gli accertamenti avevano permesso di individuare l’autore del gesto: il ventenne T.M., incensurato. A quel punto è scattata la perquisizione domiciliare nell’abitazione in uso sia a lui che al padre dove sono state trovate occultate all’interno di un’intercapedine ricavata nel sottotetto dell’abitazione una pistola/rivoltella con matricola abrasa, due fucili artigianali, un fucile ad aria compresso, oltre 900 cartucce di pistola di vario calibro, e circa 700 cartucce di fucile cal. 12, nonché numerosi bossoli, proiettili (palle ogivali), inneschi e materiale vario idoneo alla ricarica di cartucce. Armi e munizioni che sono state sequestrate. Il ventenne è stato messo ai domiciliari, il padre invece è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA