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West Nile, grave ma stazionario il paziente ricoverato a Catania

Per saperne di più: cos’è, quali sono i sintomi, come prevenire l’infezione e le persone più a rischio

Francesca Aglieri Rinella

01 Agosto 2025, 19:15

ASP CATANIA - caso west nile - 26.07.2025 (1)

È ancora ricoverato in condizioni gravi, ma stabili, il paziente di 74 anni proveniente da Caserta che ha contratto il West Nile. L’uomo si è presentato all’ospedale Cannizzaro con la vista sdoppiata e la febbre altissima (a 41.5) e i medici - dopo le analisi di laboratorio - sono riusciti a diagnosticargli il virus. È in terapia intensiva nel reparto di Anestesia e Rianimazione.

Cos'è il West Nile?

Il Virus (Wnv) si trasmette principalmente tramite la puntura di zanzare infette, in particolare della specie Culex pipiens, che è il vettore e non per contatto diretto tra persone o per via aerea. Generalmente causa sintomi lievi che possono anche passare inosservati, tuttavia nelle persone anziane o immunodepresse può provocare una malattia grave e a volte mortale. È trasmesso dalla puntura delle zanzare comuni attive al crepuscolo e durante la notte e ha come serbatoio gli uccelli selvatici. È presente in Italia e in molti Paesi europei e di altri continenti. La malattia è più frequente in estate e autunno, quando le zanzare sono più attive. Dopo 3-14 giorni dalla puntura di una zanzara infetta la maggior parte delle persone non sviluppa alcun sintomo; circa il 20% dei pazienti ha una forma lieve similinfluenzale che può lasciare uno stato di debolezza e affaticamento dopo la guarigione. Tutti, in particolare gli anziani e chi ha altre patologie, possono sviluppare una forma grave e a volte mortale, con meningite e encefalite. In questi casi, la guarigione può avvenire dopo settimane o mesi e possono residuare alcuni sintomi nervosi.

Chi è più a rischio?

Gli anziani, i pazienti con disturbi immunitari o con patologie croniche - come tumori, diabete, ipertensione, malattie renali e i pazienti che hanno subito un trapianto.

Quali i sintomi?

I sintomi sono: febbre alta, mal di testa, rigidità del collo, stato stuporoso disorientamento, tremori, convulsioni, debolezza muscolare, perdita della vista, intorpidimento, paralisi. Se si riscontra almeno uno di questi sintomi, è necessario rivolgersi al medico o andare in ospedale.

La prevenzione

Dal momento che a oggi non sono disponibili vaccini o terapie preventive, l’unico modo per evitare l’infezione è non farsi pungere dalle zanzare nelle ore serali/notturne. Ecco alcuni suggerimenti: indossare abiti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo; usare repellenti cutanei; proteggere casa con zanzariere a porte e finestre e soprattutto durante il sonno. Se in casa sono presenti zanzare, utilizzare spray a base di piretro o altri insetticidi per uso domestico, oppure diffusori di insetticida elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi e seguendo attentamente le istruzioni per l’uso; evitare le attività all’aperto nel tardo pomeriggio, soprattutto lungo i corsi d’acqua e i canali, le visite ai cimiteri, lavori negli orti.