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"Beautiful Madness", a Canicattì la mostra di Valentina Pulvirenti e Salvatore Bongiorno

Saranno presentati i collage creati da Pulvirenti e le fotografie inedite prodotte con la tecnica cameralessphotography di Bongiorno

Redazione La Sicilia

20 Giugno 2025, 16:02

"Beautiful Madness", a Canicattì la mostra di Valentina Pulvirenti e Salvatore Bongiorno

Si apre venerdì 20 giugno alle ore 19 nello spazio espositivo di bongiornophotostudio in via Cattaneo 4 a Canicattì (Agrigento) la mostra "Beautiful Madness" degli autori Valentina Pulvirenti e Salvatore Bongiorno. Saranno presentati i collage creati da Valentina Pulvirenti e le fotografie inedite prodotte con la tecnica cameralessphotography di Salvatore Bongiorno.

La nota critica

La "Beautiful madness" (trad. "Bella follia") che accomuna i due autori di questa mostra, pensata nella fresca ed attuale formula dell'onlyoneday exposition, è quella che presagisce una sfida in cui l'arte contemporanea rifugge quasi l'uso delle sue complesse forme digitali, per giungere compositivamente
alle sue espressioni più analogiche dai tratti anche manuali.

È così che, le opere in camera less photography di Salvatore Buongiorno ed i collages di Valentina Pulvirenti comunicano contenuti profondi che toccano intime e fragili note personali, attraverso linee eteree ed essenziali. L'accostamento delle opere in mostra deriva da evidenti assonanze stilistiche e concettuali che mettono in risalto un'interpretazione della vita nelle sue accezioni più profonde e riflessive. Le tecniche utilizzate in questi lavori rimandano ad una volontà quasi istintiva degli autori di epurarsi dalla tecnologia per tornare a linguaggi materici che danno luogo a pezzi unici ed irripetibili. I paesaggi ricreati nelle opere di Valentina Pulvirenti richiamano ad una sfera onirica in cui tutto è possibile e provengono da una lettura introspettiva e analitica dell'io consciamente eseguita dall'artista.

La delicatezza stilistica di Salvatore Buongiorno parte da una ricerca meramente estetica dai tratti
essenziali, per giungere una dimensione interiore che evoca la fragilità dell'esistenza umana. I dittici nati dall'accostamento dei lavori dei due autori, trasmettono a chi osserva, armonie di linee e colori attraverso un vicendevole dialogo emotivo.