L'iniziativa
Canicattini Bagni, il progetto Honos entra nel vivo
La sede che ospita questa esperienza diventa un luogo dove confrontarsi, dialogare, analizzare i problemi della comunità portandoli alla luce per risolverli
Condivisione, dialogo e cooperazione nelle azioni sul territorio per diffondere i principi di Cittadinanza attiva: sono questi i pilastri su cui il “Progetto Honos” entrato adesso nel vivo e pronto a diffondere i suoi effetti positivi fonda il suo percorso. Un progetto che si é da subito presentato come importante per la comunità di Canicattini Bagni e che adesso é arrivato al suo momento clou, quello dell’inaugurazione della sua sede istituzionale al piano terra del palazzo comunale in via XX Settembre 40, intitolata ad una vittima della mafia, l’agente scelto della polizia di Stato, il canicattinese Salvatore Amenta, assassinato in un agguato a Corleone il 9 giugno 1946. Un omaggio alla memoria di Salvatore Amenta, che vuole portare ai cittadini di Canicattini Bagni un esempio concreto di vita dedicata alla difesa della legalità per farne uno stimolo per la città.

L’inaugurazione della sede del “progetto Honos”, di lunedì 23 giugno, che vuole rappresentare un luogo dove confrontarsi, dialogare, analizzare i problemi della comunità portandoli alla luce per risolverli, un momento vissuto con particolare intensità e partecipazione e che si é mosso tra pieno impegno sociale e musica capace di suscitare emozioni e riflessioni. A presentare la serata che ha segnato la seconda tappa del percorso civico teso a diffondere e favorire i valori della legalità e della democrazia attraverso la cultura della Cittadinanza Attiva é stata Carmen Attardi. Adesso il “ Progetto Honos” é ufficialmente entrato nel vivo dopo il patto di collaborazione sottoscritto lo scorso maggio dal sindaco di Canicattini Bagni Paolo Amenta a nome del Comune, con la proponente Ets Galleria EtnoAntropologica di Solarino, l’istituto comprensivo “G. Verga” di Canicattini Bagni, il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Floridia, che ha sezione staccata in città, le comunità parrocchiali, le realtà della Rete Honos e i cittadini attivi coinvolti nei diversi percorsi del progetto sociale che ha ufficialmente preso vita e che prevede, tra le altre iniziative, anche la nascita del centro di formazione sociale “Honos”.

All’evento era presente il sindaco Paolo Amenta con rappresentanti della giunta comunale e delle istituzioni del territorio,assieme ai dirigenti della Galleria EtnoAntropologica, la dirigente dell’I.C. “G. Verga” C con una rappresentanza di insegnanti e di giovani alunni, la dirigente del Liceo Scientifico “L. da Vinci” , la coordinatrice del progetto “Honos” Laura Liistro, i referenti territoriali Fabiola e Massimiliano Ozzo. Il “Progetto Honos”rappresenta quindi una risorsa sociale importante per la comunità e per esserlo pienamente e guardare ai bisogni sociali emergenti ha lavorato per creare sin dal primo momento di progettazione una vera e propria rete virtuosa capace di riunire le istituzioni, le associazioni del Terzo Settore, le scuole, le realtà parrocchiali e i cittadini, iniziando un percorso di condivisione, dialogo e cooperazione, che ha come obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione dei principi democratici e di legalità, per favorire lo sviluppo della comunità mettendo al centro i valori della Cittadinanza Attiva.
L’evento che ha subito reso evidente il particolare valore sociale ha avuto anche una parte di particolare significato portando la testimonianza diretta di alcuni detenuti del carcere di Brucoli sul percorso di rieducazione al reinserimento sociale. Una serata curata in ogni singolo dettaglio e che ha avuto la partecipazione straordinaria della “Swing Brucoli’s Brothers Band” della struttura carceraria megarese diretta magistralmente dal maestro Maria Grazia Morello, accompagnata dal cantautore Ugo Mazzei. Un esibizione strepitosa (nella foto in alto=, scandita da continui applausi per il repertorio variegato e di grande impatto emotivo scelto e composto successi di Lucio Dalla, Fiorella Mannoia, Mario Incudine ed altri, concluso dalla significativa scelta di “Sogna, ragazzo, sogna” di Roberto Vecchioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA