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Cetty Previtera ed Ettore Pinelli, siciliani tra i protagonisti di “Arum Pictum”

Di Grazia Calanna |

“Arum Pictum” è il titolo dell’ossigenante mostra (promossa da “Mastronauta”, all’interno del progetto “Ameno Quadriborgo”), inaugurata ad Ameno, in Piemonte, includente lavori realizzati durante le residenze “Landina 2022 e 2023” e opere nate in seno all’Accademia Libera Amena (Ala), pregevoli realtà curate da Lorenza Boisi. «“Arum Pictum” è il nome di una pianta erbacea perenne, la “Pianta Colorata”, già nota a Teofrasto. La Pianta Dipinta. Erba fiorita, misteriosa, velenosa e, se giustamente trattata, nutriente. Sopravvive al livello del mare ma pure a 1000 metri. Splendido l’Arum Pictum in piccoli gruppi, come molti pittori, magnifico, quando di grande taglia, come pianta isolata, come il pittore che è egualmente Creatore e Creato», sottolinea la Boisi.

Con gli artisti in rassegna (sezione “Landina”: Antonella Aprile, Sara Arnaù, Marta Baldo, Mattia Barbieri, Marina Buratti, Anna Capolupo, Jacopo Casadei, Juan Carlos Ceci, Elisa Filomena, Daniele Galliano, David Lucchesi, Monica Mazzone, Marta Sesana, Enrico Tealdi; sezione “Ala”: Sara Arnaù, Marta Baldo, Marina Buratti, Sofia Fresia, Natalya Kilganova, Zanbagh Lotfi, Andrea Merenda, Marcella Pralormo, Caterina Riceci) anche due preziosi siciliani: la catanese Cetty Previtera e il modicano Ettore Pinelli.

«I miei lavori dipinti in residenza a Landina 2023 hanno l’aspetto leggero del tempo concesso ‘en plein air’. Un tempo breve di pochi giorni, la luce mutevole delle ore, il gioco cromatico e la struttura di cose intraviste e osservate insieme ad altri, in un contesto residenziale che favorisce la condivisione pittorica e di vita senza separazioni. Ho guardato ai laghi dalle altezze delle montagne, ai verdi e agli azzurri delle acque, e alle tele perché potessero contenere un po’ di quella aria piena che tutto comprende», dichiara la Previtera.

«Ho cercato di coglierne l’atmosfera, mutevole e rarefatta, dai diversi punti panoramici che visitavamo giorno dopo giorno, dipingendo in maniera rapida e sintetica, solo attraverso una scala di grigi, e considerando l’eventualità di non riuscire a completare il lavoro in tempo nella sessione di pittura corrente. Il lavoro che ne è venuto fuori, seppur distante dalle tematiche che affronto nella mia ricerca, ne mantiene una corrispondenza tecnica e stilistica ben riconoscibile», conclude Pinelli.

La mostra, al Museo Tornielli di Ameno (NO), è visitabile fino al prossimo al 24 settembre.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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