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Le Vie dei Tesori in Sicilia ai nastri di partenza: castelli, collezioni e palazzi privati pronti ad aprire le loro porte

Due mesi interi, dal 20 settembre, oltre 400 luoghi e altrettanti tra passeggiate, esperienze, degustazioni, visite teatralizzate, un unico flusso di bellezza lungo sedici città siciliane

Redazione La Sicilia

11 Settembre 2025, 17:59

MESSINA_Circolo Palazzo Carrozza 21

Si visiteranno catacombe, castelli, oratori; si riscopriranno mosaici romani e palazzi privati, collezioni preziose del tutto inaspettate; e si entrerà per la prima volta dentro aeroporti, si salirà sulle torri di controllo, si varcheranno le soglie di due caserme dei Vigili del fuoco e di tre Prefetture, di carceri ed ex carceri. Ma soprattutto si costruirà comunità insieme con i visitatori, per assaporare insieme un unico percorso condiviso che parla la lingua dell’arte, della storia, della cultura, del paesaggio. Un modo per stringersi intorno al patrimonio come a un padre comune, di riscoprire senso di appartenenza, voglia di stare insieme, amore per la propria città, capacità di accoglienza e di dialogo.

Le Vie dei Tesori, uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio, è di nuovo pronto sulla linea di partenza: l’anno scorso è diventato maggiorenne, e ha chiuso la sua diciottesima edizione superando le 250 mila presenze, con un indice di gradimento di oltre il 90 per cento e un indotto generato sulla Sicilia da turisti e cittadini che sfiora gli 8 milioni di euro. Il festival propone ai cittadini un’alleanza nel segno della cultura, della riappropriazione degli spazi che diventano luoghi di aggregazione e di narrazione condivisa. E di contro, offre ai turisti la possibilità di visitare città aperte, raccontate, dense di nuove prospettive, spunti di dialogo, forme di accoglienza.

Palazzo Grimaldi Aronica, Enna

E adesso si riparte: due mesi interi, oltre 400 luoghi e altrettanti tra passeggiate, esperienze, degustazioni, visite teatralizzate, un unico flusso di bellezza lungo sedici città siciliane, alle quali si aggiunge, dal 18 ottobre, anche Mantova, la città lombarda dove il Festival è sbarcato otto anni fa. "Un evento che ha assunto una capacità attrattiva internazionale, per il numero di visitatori che riesce a richiamare - dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla - e questo è importantissimo in un momento in cui Palermo è alla sua massima presenza turistica". "E' un festival di straordinaria bellezza, con tantissime novità, sedici città siciliane più Mantova, e ognuna ha fatto a gara per trovare spunti diversi e luoghi ritrovati. Ognuna sarà una scoperta, sarà un viaggio bellissimo e si arriverà a Palermo dove tutto è nato e dove resusciteremo virtualmente Villa Deliella grazie ad un progetto in collaborazione con la casa editrice Kalòs".

Il viaggio è facile, basta lasciarsi trascinare: nei primi tre weekend dal 20 settembre al 5 ottobre si torna ad Alcamo, Bagheria, Carini, Enna, Leonforte, Mazara del Vallo, Messina, Termini Imerese e Trapani. Dall’11 al 26 ottobre tocca ad altre quattro città, Caltanissetta, Corleone, Marsala e Sciacca; dal 18 ottobre al 2 novembre arrivano Ragusa e si aggiunge (ormai da otto anni) anche Mantova. Catania occupa un mese intero, dal 10 ottobre al 9 novembre, e poi Palermo dove il progetto è nato, diciannove anni fa; sei weekend, dal 10 ottobre al 16 nove

Restauro convento della Martorana Palermo

Tutto sulle gambe di oltre 500 giovani storyteller del patrimonio (giovani archeologi, storici dell’arte, giornalisti, architetti, botanici) cui si affiancano 1500 studenti delle scuole di tutta la Sicilia, grazie a una convenzione con l’Ufficio scolastico regionale, e decine di guide turistiche ed escursionistiche che conducono le passeggiate urbane e naturalistiche. Alla presentazione nella sede di UNICREDIT a Palermo hanno partecipato il sindaco di Sciacca, Fabio Termini e l’assessore alla Cultura Simone Di Paola; l’assessore alla Cultura di Bagheria Daniele Vella, il sindaco di Carini Giovì Monteleone, gli assessori alla Cultura di Enna, Mirko Milano; di Corleone, Francesca Giardina; di Marsala, Ignazio Bilardello, di Mazara del Vallo, Germana Abbagnato, di Termini Imerese, Giuseppe Di Maio, oltre al Tenente Colonnello Pilota Nicolò Nicolosi, comandante del'82° Centro SAR di Trapani Birgi in rappresentanza del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Un festival che costruisce reti, con Unicredit come main sponsor, e che ha saputo creare sinergie e dialogo con istituzioni dello Stato, Regione, Università, Comuni, Diocesi, gestori privati, proprietari di palazzi nobiliari; che ha portato la cultura e la curiosità fuori dai siti istituzionali e dagli atenei, seminando conoscenza. "Come Unicredit siamo orgogliosi di sostenere l’arte e la cultura: siamo convinti dell’importanza del lavoro delle Vie dei Tesori, anche considerando la ricaduta in termini economici sull'isola, il coinvolgimento dei giovani; ecco, ci piace pensare che il nostro contributo sia per loro", dice Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia di Unicredit. È ormai diventato un format rodato, studiato nelle università. La narrazione è scoperta e riappropriazione, soprattutto se affidata ai giovani, al racconto delle comunità che si animano della narrazione collettiva. Un festival che è stato confermato nel calendario degli eventi di grande richiamo turistico della Regione Siciliana; e che ha stretto collaborazioni con altre realtà nazionali e internazionali, visto che è tra le costole di Monumenti Aperti (a Palermo il 18 e 19 ottobre) manifestazione nazionale che prevede visite guidate e tour a misura dei più piccoli, e inserisce alcune attività nell’ambito del progetto Interreg Choral Italia-Malta, cui la Fondazione partecipa in qualità di partner. Tra i tanti stranieri che saranno in Sicilia per l’occasione (i visitatori sono per il 40 per cento turisti) ci saranno anche i team polacco e greco che hanno condotto con la Fondazione una ricerca sui miti grazie al progetto Erasmus "Work with myths" e che a Palermo svolgeranno il loro meeting congiunto, ospiti dell’Università. Le Vie dei Tesori hanno percorso le città in lungo e in largo, dalle torri alle cripte, ai centri fuori porta, tracciando a ogni edizione un viaggio diverso, spesso inedito per gli stessi cittadini. E anche in questo programma monstre, ognuno potrà annodare i suoi fili, per assonanza, per territorio, per passione.