Lo scandalo del "museo" di Ustica, anfore dell'Età del Bronzo alla mercé di chiunque: La Vardera denuncia, arrivano i carabinieri
L'ira di Scarpinato: «I nostri dipendenti saranno lì con il primo aliscafo, mi aspetto una relazione e sono ovviamente nervosissimo»
Vasi, anfore e decine di altri reperti archeologici a vista, altri in scatole ma tutti catalogati, sistemati in alcuni scaffali in una stanza senza porta e con un frigorifero a fare da barriera, all’interno del museo di Ustica nel villaggio preistorico dei Faraglioni, dove chiunque può accedere perché è abbandonato. A fare la scoperta è il deputato regionale e leader del movimento Controcorrente, Ismaele La Vardera, che si è recato nella struttura assieme a un consigliere comunale.
https://www.facebook.com/ismaeleiena/videos/604753788618119/La Vardera ha girato dei video, poi ha avvertito i carabinieri e ha telefonato all’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato. «I nostri dipendenti saranno lì con il primo aliscafo, lunedì mi aspetto una relazione e sono ovviamente nervosissimo dopo avere appreso questa notizia - dice l'assessore al telefono - Ho attivato tutto dopo avere letto il messaggio».
Il villaggio preistorico dei Faraglioni rientra nella gestione del Parco archeologico Himera, Solunto e Iato.
Dopo la denuncia del deputato regionale Ismaele La Vardera, nel villaggio preistorico dei Faraglioni sono arrivati i carabinieri per un sopralluogo. Su disposizione dell’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato a Ustica sta arrivando anche il direttore del parco archeologico Himera, Solunto e Iato che gestisce il villaggio dell’isola. I reperti, probabilmente, saranno trasferiti altrove.