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“Abbiamo fatto un viaggio”, pubblicata la lettera ai genitori nel giorno del compleanno di Camilleri

La lunga lettera (56 pagine) che lo scrittore e intellettuale scrisse negli anni '50 ai genitori in Sicilia per informarli della prima messa in scena di uno spettacolo, «Abbiamo fatto un viaggio», appunto

Di Redazione |

Nel giorno in cui Andrea Camilleri avrebbe compiuto 97 anni, esce una raffinata edizione per i tipi di Henry Beyle dal titolo «Abbiamo fatto un viaggio».

Non si tratta di un vero e proprio libro, ma di una lunga lettera (56 pagine) che lo scrittore e intellettuale scrisse negli anni '50 ai genitori in Sicilia per informarli della prima messa in scena di uno spettacolo, «Abbiamo fatto un viaggio», appunto. 

Camilleri descrive in modo abilissimo, come gli è proprio, un percorso tra gli affanni, i momenti di angoscia della prima regia teatrale, i problemi legati alla carenza di attori e denaro, le notti in bianco e le prove incerte, le soluzioni da trovare in pochi secondi nella complessa, eterogenea e impulsiva macchina di uno spettacolo teatrale per problemi inattesi e che accadono senza preavviso.

In teatro non si può ripetere, non si può correggere, non ci sono trucchi: da un lato c'è l'attore con la sua memoria, le emozioni e la sua capacità, lì nel buio c'è il pubblico, pronto a giudicarlo. Il regista Camilleri a 28 anni portò in scena il suo primo spettacolo a Roma il 25 giugno 1953, in quello che all’allora era il Teatro Pirandello.  Dal libro-lettera emerge un profondo amore per quel lavoro e per il teatro in genere. Vincenzo Campo, responsabile della "Edizioni Henry Beyle", si sforza, invece, di sottolineare il «rapporto intimo, devoto, che quasi rientra in una sfera religiosa e sacra che aveva con i propri genitori. È tutto concentrato in una parola: gratitudine».

Si fa cenno anche ad una prudente confessione d'amore: Camilleri comunica a madre e padre che ad aiutarlo in questa impegnativa impresa c'era "una brunetta deliziosa": non una giovane qualunque ma Rosetta, la dolce donna che sarà in futuro la compagna di una vita.  «Abbiamo fatto un viaggio» è il terzo libro di Camilleri pubblicato con la Henry Beyle (il secondo da quando è scomparso, tre anni fa), e segna a sua volta un viaggio, un itinerario. «La felicità estiva dell’infanzia descritta nella 'Piccola enciclopedia di giochi per l’infanzià con sette immagini applicate a mano – ripercorre Vincenzo Campo – la giovinezza dei giochi de "La casina di campagna" con nove immagini applicate a mano su una carta giapponese che presenta alcune increspature che ricordano quelle dei muri a calce, a gesso che erano nelle case di campagna una volta; e ora questo terzo libro di un Andrea che si affaccia alla soglia del suo desiderio, fare il regista. È un concentrato degli affetti camilleriani in successione, senza togliere nulla ad altre narrazioni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA